Si era messo in fila in un punto vendita della Swatch, in via Roma, a Torino. E poi, vista la lunga coda che si era formata fuori dal negozio, ha deciso di saltarla dicendo che doveva aiutare “una donna incinta che era stata aggredita”. Per un appuntato dei carabinieri ora si profila un’accusa di concussione. I fatti risalgono al 2022 e il militare non era solo: con lui un vicebrigadiere. Entrambi in forza alla stazione Monviso, erano usciti di pattuglia. Davanti al negozio, nel pieno centro storico torinese, sostarono per ben due volte.

Oggi è arrivata la decisione dal tribunale di Torino che, a sorpresa, ha ordinato la trasmissione degli atti in procura, in modo da valutare l’applicazione del reato. I giudici hanno condannato a due mesi e 15 giorni di reclusione il vicebrigadiere che era con lui e che, nonostante fosse di grado superiore, non gli ha impedito di agire in maniera illecita.

L’appuntato aveva anche chiesto di uscire dal processo per un periodo di messa alla prova, ma il tribunale ha deciso diversamente. Per il vicebrigadiere – difeso dagli avvocati Claudio Maria Polidori e Antonello Peroglio – c’è stata l’assoluzione dall’accusa di peculato ma è stato dichiarato responsabile di interruzione di pubblico servizio. L’accusa in aula è stata sostenuta dal pm Giovanni Caspani.

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