Una commissione d’inchiesta sul Cpr di via Corelli a Milano. È questa la richiesta che 27 consiglieri lombardi hanno depositato questa mattina in Regione. “Dopo il commissariamento di fine dicembre, le condizioni non sono cambiate” racconta il consigliere di Patto Civico Luca Paladini – il tema della detenzione amministrativa è un obbrobrio in termini di diritti umani”. Nei primi tre mesi di commissariamento, le visite effettuati da alcuni consiglieri hanno evidenziato una situazione di “maggiore violenza nonostante gli sforzi riferiti dalla nuova direttrice” come racconta il medico infettivologo della rete Mai più Lager, Nicola Cocco, che riferisce di una quarantina di episodi di auto lesionismo che non sarebbero stati registrati sul cosiddetto “libro degli eventi critici”. Ma c’è un altro dato che viene sottolineato dal consigliere dem Paolo Romano: “Ogni persona rinchiusa e rimpatriata costa allo Stato circa 20mila euro. Quei soldi dovrebbero essere usati per il reinserimento sociale di quelle persone o per attuare politiche di integrazione”. A non funzionare è il “modello Cpr” e per questo la rete Mai più Lager No ai Cpr ha organizzato una manifestazione nazionale per sabato alle 15 in piazza Tricolore a Milano per chiedere la chiusura di tutti i Cpr.

Articolo Precedente

Suicidi in carcere, i 5 milioni stanziati da Nordio non faranno miracoli senza una riforma ampia

next