Pasquetta terminata, bagordi pure, ma naturalmente restano i postumi, altrettanto naturalmente amplificati nelle Domeniche Bestiali. C’è l’alcol, ovviamente, e gli etilometri devono passare dalle strade al campo, c’è la scampagnata tradizionale che come sempre travalica i propri confini nelle domeniche bestiali e diventa altro, ci sono i parenti, miocuggino incluso, e relativa nefasta influenza. Ma le festività finiscono, le case di campagna si chiudono: occhio a lasciare dentro qualcuno però!

MIOCUGGINO – Si sa, capita che le festività e il clima allegro sfocino in incomprensioni e litigi. E cosa si fa quando il litigio non si risolve per le vie brevi? Si chiama “miocuggino”, come accaduto in Seconda Categoria Piemonte, con la squalifica per due gare comminata a Marco Nizza della Spinettese 2013 “per comportamento irrispettoso nei confronti dell’arbitro ed antisportivo, consistito nell’aver affrontato a fine gara l’Ufficiale con fare intimidatorio, dichiarando che avrebbe fatto presente ai propri congiunti – tesserati AIA – i presunti torti subiti durante la direzione della partita”.

SCAMPAGNATA – Al netto della pioggia, cosa c’è di più bello della scampagnata di Pasquetta con una costoletta in una mano, un bicchiere di vino nell’altra e il Super Santos che viaggia tra un falò acceso e un generoso lascito vaccino? In Perù, nella gara tra Cebollitas ed Empresa Comunal de Macari, valida per un torneo preparatorio alla Coppa nazionale, il campo non aveva nulla da invidiare agli scenari sopra descritti, tra cespugli e buche. Tanto che a un certo punto pare che il centravanti abbia esultato per aver segnato colpendo al volo quello che credeva fosse un cross dalla destra, e che invece era una fetta di pastiera tiratagli in maniera tutt’altro che amichevole.

CARABINIERI, POLIZIA: ARRESTATE IL GUARDALINEE – Quello di sopra, è storia nota, è un invito del nostro amico Marcozzi durante una delle sue meravigliose telecronache del Giulianova. Invito alle forze dell’ordine che Marcozzi inquadrava perfettamente nel suo “colore”, erano seri invece i dirigenti del Roubaix, che hanno chiamato la Gendarmerie per sottoporre l’arbitro che stava guidando la gara contro il Merville all’alcol test. E no, il direttore di gara non è risultato aver patito i postumi della Pasquetta, risultando pulito alla prova dell’etilometro. Però l’episodio commentato dall’amico Marcozzi sarebbe stato da Hall of Fame delle Domeniche Bestiali.

L’ULTIMO CHIUDE LA PORTA – Tema fisso delle Pasquette è chiudere casa dimenticandosi dentro quello che si era addormentato, o attardato in bagno e roba simile. Tema per la verità comune nella letteratura italiana e napoletana in particolare anche ad altre ricorrenze “tristi e meste”, che si è ripetuto in Piemonte per il direttore di gara che ha guidato la partita del Cassano Calcio, società multata di 100 euro “per non essere accertati della presenza dell’arbitro nel proprio spogliatoio, allorquando entrambe le squadre abbandonavano il recinto di gioco. L’arbitro usciva dal proprio spogliatoio e si rendeva conto di essere stato chiuso dentro trovando il cancello chiuso. Lo stesso riusciva ad uscire con l’ausilio di una scala, scavalcando il cancello, mettendo a rischio la propria incolumità”.

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