Dovrebbe chiamarsi Stati Uniti d’Europa. Non è uno scherzo, ma il nome che Matteo Renzi vorrebbe dare alla sua lista per le Europee. Un cartello che sarà il frutto dell’accordo tra la sua Italia viva e Più Europa. Intesa non ancora ufficiale: è fissato per mercoledì, infatti, un incontro fra i leader delle forze coinvolte nel progetto. Oltre a Più Europa e a Italia viva, la lista guidata dall’ex presidente del consiglio dovrebbe raggruppare anche altri partiti, piccoli e piccolissimi: Libdem, Radicali, Psi, Volt.

Il nome della lista dovrebbe essere appunto Stati Uniti d’Europa, come era stata battezzata l’iniziativa organizzata a Roma a fine febbraio da Più Europa. Al momento non fa parte del gruppo Azione, anche se i promotori della lista lasciano la porta aperta nel caso in cui Carlo Calenda cambi per l’ennesima volta opinione e decida di tornare con Renzi. Ipotesi improbabile al momento, ma l’ex ministro dello Sviluppo Economico potrebbe anche smentire ogni pronostico.

Al momento, per la verità, non è scontata neanche l’adesione di Più Europa. Il partito, infatti, è diviso in due correnti: quella del segretario Riccardo Magi e di Emma Bonino, convinta a presentarsi insieme a Renzi. E poi c’è la componente che fa capo al presidente Federico Pizzarotti e al vicesegretario Piercamillo Falasca, che invece preferirebbe avvicinarsi ad Azione. L’obiettivo di tutti è ovviamente superare la fatidica soglia del 4%, che garantisce l’elezione all’Europarlamento. Ecco perché Renzi punta a chiudere presto un accordo in Sicilia con la nuova Democrazia cristiana di Totò Cuffaro.

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