Una bomba ad alto potenziale è esplosa nella notte davanti all’ingresso del municipio di Ottana, nel Nuorese. Gravi i danni alla facciata e ad alcuni uffici. Le forze dell’ordine e i Vigili del fuoco hanno accertato che non ci sarebbero problemi strutturali tali da dichiarare l’edificio inagibile, anche se le prove di carico ai piani più alti del fabbricato saranno effettuate lunedì mattina.. Da un primo sopralluogo dei Carabinieri della Compagnia di Ottana e del Nucleo Investigativo di Nuoro, è emerso che l’ordigno posizionato intorno all’una davanti al Comune era confezionato con 3-4 chili di esplosivo che hanno mandato in frantumi vetri, porte e suppellettili.

L’impianto di sorveglianza del Municipio era in funzione quando è avvenuta l’esplosione e gli investigatori hanno già acquisito i filmati per le indagini. Il sindaco del paese Franco Saba sta ricevendo la solidarietà di colleghi e amici e stamattina è arrivato a Ottana anche il Prefetto di Nuoro Giancarlo Dionisi che ha convocato il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica per lunedì mattina alle 10.30. “Posso dire che questa non è una zona calda: l’ultima bomba ai danni di un amministratore risale al 2010, si è trattato quindi di un fulmine a ciel sereno”, ha spiegato Dionisi. “Naturalmente faremo i nostri approfondimenti sia per giungere al più presto a una soluzione del caso, sia per capire cosa cova in paese dietro questo attentato”.

“Continueremo a lavorare come abbiamo fatto fino ad oggi. Se qualcuno ha da lamentarsi lo faccia pubblicamente o venga da noi, ci dimostri che non stiamo lavorando bene. Noi continueremo a lavorare fino alla fine”, ha dichiarato dal canto suo Saba, dicendosi “molto deluso e con me tutta l’amministrazione, Ottana non si merita questo”. Alessandra Todde, presidente in pectore della Regione Sardegna, ha definito l’esplosione “un vile attacco alla comunità tutta. La violenza non può e non deve trovare spazio nella nostra società e nelle nostre comunità – scrive su X- Esprimo vicinanza e solidarietà al sindaco e a tutti i cittadini di Ottana”.

Il centro del nuorese da anni vive una grave crisi economica, conseguenza della deindustrializzazione del polo chimico statale. Le fabbriche sono chiuse da anni e la disoccupazione è alle stelle.

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