Graziano Rigamonti, barista e cantante della “Italian Blues Brothers Band”, è stato arrestato per sfruttamento della prostituzione minorile e produzione di materiale pedopornografico e condotto nel carcere di Monza. Il 34enne di Besana Brianza che già si trovava agli arresti domiciliari perché indagato per presunta violenza sessuale ai danni di una 17enne, secondo i carabinieri di Lecco avrebbe avviato un giro di prostituzione nel quale sarebbero coinvolte vittime minorenni di entrambi i sessi.

Tra il materiale sequestrato durante le indagini, sarebbe stato trovato un “tariffario delle prestazioni sessuali offerte”. Secondo gli investigatori infatti, Rigamonti organizzava incontri a luci rosse con minorenni offrendo un servizio a pagamento per soddisfare i suoi “clienti”. Inoltre avrebbe procurato documenti falsi che i minori potevano esibire per fingersi maggiorenni al momento dell’ingresso negli alberghi delle province di Milano e Lecco nei quali sarebbero avvenuti gli incontri. Agli stessi minorenni, infine, avrebbe anche ceduto stupefacenti. Da questi incontri sarebbero stati prodotti anche video e immagini hard. Da qui l’accusa di produzione di materiale pedopornografico.

Per l’uomo i guai giudiziari erano cominciati nei giorni scorsi con l’esecuzione da parte dei carabinieri di un’ordinanza cautelare ai domiciliari per presunti abusi sessuali ai danni di una 17enne, che sarebbero avvenuti lo scorso agosto all’interno del bar di Brivio a Lecco gestito dallo stesso indagato. Il locale, più volte al centro di segnalazioni per schiamazzi e intemperanze varie in orario notturno, è stato chiuso. Per promuovere lo stesso bar, tra l’altro, erano state stampate magliette dal contenuto apertamente volgare e sessista.

Articolo Precedente

Sit-in di studenti e associazioni al ministero dell’Istruzione per il diritto a manifestare: “Manganellate? Fallimento dello Stato”

next
Articolo Successivo

Dietrofront di Trenitalia, sospeso (per ora) il nuovo regolamento sui limiti al trasporto bagagli

next