In uno dei tre spot ideati dal ministero dei Trasporti per promuovere la sicurezza stradale c’è qualcosa che non torna. Il dicastero guidato da Matteo Salvini ha lanciato la campagna con l’obiettivo la sensibilizzazione di guidatori, in particolare giovani, affrontando tre delle principali cause di incidenti: la distrazione del telefono al volante, l’utilizzo di sostanze stupefacenti e le “challenge” filmate con lo smartphone. Partendo da un atteggiamento errato, i video mostrano poi quale sarebbe quello corretto da tenere durante il viaggio.

Solo che nel tentare di prevenire i tre comportamenti scorretti se ci si mette in automobile, chi ha confezionato lo spot ne ha dimenticato un altro. In almeno uno dei tre filmati diffusi c’è infatti una passeggera senza cintura di sicurezza mentre viaggia sul sedile anteriore. E anche le amiche che occupano i posti posteriori non sembrano indossarle. Ma bisogna applicare, almeno in questo caso, il beneficio del dubbio per la passeggera del sedile centrale perché potrebbe indossare la cintura subaddominale. Anche in un secondo video della campagna sembra che i protagonisti non le indossino.

Le critiche sui social – Il dettaglio non è sfuggito agli utenti sui social. “Solo Salvini può fare una pubblicità per la sicurezza e nessuno indossa la cintura di sicurezza… Ritirate subito questo video ridicolo”, si legge tra le centinaia di commenti su X. “Ma il nuovo codice della strada non prevede più le cinture alla guida?”, chiede un altro utente. “La scelta giusta del conducente è, in primis, non partire se i passeggeri non indossano le cinture”, ricorda qualcun altro.

“Fai l’unica scelta possibile. Perché ne va della vita, tua e degli altri. È questo il messaggio che il Mit ha fatto partire con una campagna sulla sicurezza stradale, che ha come obiettivo la sensibilizzazione di chi si mette al volante, in particolare i più giovani, per mettere fine all’inaccettabile strage sulle strade italiane”, è stato il messaggio del ministro in occasione del lancio della campagna di sensibilizzazione. “Non solo multare e punire, ma anche – ha aggiunto – educare e sensibilizzare, il nuovo codice della strada passa anche da qui”. Ricordando la recente battaglia contro l’istituzione delle zone 30 in città e le conseguenti multe, c’è anche chi si chiede ironicamente chi sia Salvini: “Quello che da ministro dei Trasporti fa la guerra agli autovelox?”.

I filmati saranno cambiati – Ma i filmati saranno cambiati, assicura il regista Daniele Falleri che si dice rammaricato, mentre il ministero delle Infrastrutture e Trasporti specifica che i filmati non sono ancora andati in onda sulla tv pubblica né è stata definita la loro effettiva programmazione. Sul punto è intervenuto il capogruppo del Pd in commissione vigilanza Rai. Stefano Graziano. per chiedere al dipartimento per l’editoria di bloccare la campagna. Lo stesso fanno con una nota un gruppo di deputati del M5s che attaccano Salvini: “Guardando bene la pubblicità – affermano i deputati pentastellati – tutte le persone nell’auto sono senza cinture di sicurezza allacciate. Uno spasso: è la mesta conferma che Salvini e sicurezza stradale sono due rette parallele destinate a non incontrarsi mai”.

È quindi intervenuto il regista che ha spiegato l’intento e annunciato alcune modifiche. “Rammaricano – ha affermato Falleri – le polemiche sugli spot riguardo la sicurezza stradale, che sono stati realizzati unicamente con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani su alcuni comportamenti della vita di tutti i giorni, senza edulcorazioni. L’intento di questi filmati è e rimane educativo, apporteremo quindi alcune modifiche affinché gli spettatori non vengano distolti dall’unico obiettivo che ci sta veramente a cuore: sensibilizzare tutti a contribuire, ognuno nel suo piccolo, a salvare vite umane”.

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