La notizia è stata appresa “con grande stupore” dal ministro, fanno sapere fonti del Mit. Matteo Salvini non ci sta e fa sapere che il suo Ministero è stato “bypassato” e tenuto all’oscuro dell’accordo tra Rai, Rai Pubblicità e Trenitalia. Il riferimento è al Frecciarossa partito il 4 febbraio da Roma Termini che ha raggiunto (addirittura in anticipo) Sanremo con tanto di livrea dedicata al Festival. A bordo i dipendenti Rai, giornalisti e i vertici delle due aziende: da Luigi Corradi, Amministratore delegato e Direttore Generale di Trenitalia a Giampaolo Rossi Direttore generale della Rai.

Una partnership tra Trenitalia e Rai siglata – era stato detto – “sotto l’insegna della sostenibilità e con protagonista il treno, mezzo green per eccellenza, che in via eccezionale arriverà a Sanremo”. Ma, come ha fatto presente La Stampa, al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti non l’hanno presa bene, essendo stati informati dell’iniziativa all’ultimo momento. Ed ecco che dal dicastero guidato dal vicepremier e leader della Lega arriva la nota per esprimere il “grande stupore” di Salvini. “Posta la libertà commerciale di stipulare contratti – evidenziano fonti del Mit – desta perplessità un accordo che ha totalmente bypassato il Ministero nonostante le implicazioni sulla circolazione ferroviaria ed il diverso trattamento rispetto ad altri viaggiatori“. Dal dicastero viene anche fatto sapere che “sono stati chiesti i contenuti del contratto, per esaminarne l’utilità sotto ogni profilo”.

A lamentarsi era stato anche il capogruppo di Forza Italia in Senato Maurizio Gasparri che ha parlato di “transumanza a spese del contribuente”. Adesso però scende in campo il ministro. Di “censura”, parla la capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra nella commissione Trasporti della Camera Francesca Ghirra: “Il ministro Salvini non si occupa di sicurezza stradale e di trasporti ma pensa di poter intervenire sull’accordo Rai pubblicità-Trenitalia per l’evento di Sanremo. Ritiene di avere competenze – chiede Ghirra -per stabilire come promuovere il festival o il servizio Frecciarossa? Questo governo è al delirio assoluto: visto che si tratta di un intervento completamente estraneo alle competenze del suo ministero l’atto si può definire anche con il suo nome: censura “. La senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia viva, la pensa diversamente e chiede a Salvini di chiarire in Aula: “Il ministro si stupisce dell’accordo tra Rai e Trenitalia? Allora si informi e poi venga subito in Aula a chiarire chi ha pagato il collegamento in Frecciarossa tra Roma e Sanremo, quanto è costato e per quale motivo possono salire sul treno solo i dipendenti Rai e non i viaggiatori comuni”, ha detto Paita. “Delle due l’una: o Salvini non conta nulla, Trenitalia la fa sotto il naso al ministro competente e risponde a Fratelli d’Italia e a Giorgia Meloni. Oppure Salvini deve prendere atto e dire che non ha senso fare il ministro dei trasporti in queste condizioni”, conclude Paita.

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