Cessione di stupefacenti, truffa aggravata e tentata truffa aggravata. Sono questi i reati contestati alla segretaria di un medico arrestata dai carabinieri del Nas di Milano. Le indagini avrebbero permesso di accertare come la donna, cittadina ucraina, che aveva accesso all’applicativo che consente di generare le ricette elettroniche, “prescriveva illecitamente” farmaci, “anche a effetto stupefacente, verso suoi conoscenti e connazionali, senza alcuna visita medica preventiva e utilizzando i dati di pazienti del tutto ignari tra gli assistiti dello stesso medico“.

Secondo la procura, questo avrebbe costituito “un rilevante danno economico al Sistema sanitario nazionale, in quanto nella scelta degli ignari intestatari delle ricette per lo più si prediligevano soggetti che beneficiavano di varie esenzioni”. L’indagata, si legge nella nota firmata dal procuratore capo Marcello Viola, “avrebbe più volte, sistematicamente accumulando farmaci e anche stupefacenti”, poi destinati “verso le zone del suo Paese di origine“. Tra i vari principi attivi compare il Tramadolo, “molecola recentemente inserita in tabella stupefacenti e famosa con l’appellativo giornalistico di ‘droga del combattente’, per gli effetti euforici prodotti dal suo uso improprio”.

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