Dai conti della Festa de l’Unità di Abano Terme sono spariti 100mila euro e il tesoriere è stato denunciato. La notizia è stata resa pubblica dagli organizzatori dell’appuntamento più seguito dal popolo dem in provincia di Padova e promosso dal Partito Democratico di Abano Terme, Armistizio, Selvazzano, Teolo e Torreglia. La festa si era tenuta dal 7 al 16 luglio e aveva registrato una affluenza numerosa.

“Da anni organizziamo la Festa nel parco di Villa Bassi Rathgeb: un appuntamento imperdibile per la nostra comunità politica, ma anche per i cittadini del territorio. – è scritto in una nota – La festa rappresenta la principale forma di autofinanziamento dei nostri circoli, grazie alla quale riusciamo a svolgere l’attività politica nei rispettivi territori di appartenenza e incontri su temi di attualità e di interesse per la cittadinanza. La politica e l’impegno civico hanno un costo e abbiamo scelto da sempre di sostenerlo con il nostro tempo e la nostra passione”.

Quest’anno però è accaduto qualcosa. “In occasione della verifica puntuale della gestione dei conti, ci siamo accorti che le somme presenti nel nostro conto corrente non risultavano più disponibili in quanto erano state indebitamente e senza alcuna autorizzazione sottratte dalla persona incaricata ad operare per conto del comitato. Stiamo parlando di circa 100.000 euro: somme incassate durante le manifestazioni dell’ultimo anno, che sarebbero dovute servire al pagamento delle fatture dei fornitori”. Non è stato difficile capire come fosse andata, ma gli organizzatori preferiscono non aggiungere molto. “Non vogliamo entrare nelle motivazioni che hanno spinto questa persona, che per anni ha svolto il suo ruolo in maniera impeccabile, a compiere un gesto simile. – è scritto nella nota – Ci siamo immediatamente recati dalle autorità competenti per sporgere denuncia per appropriazione indebita, come parte lesa di un grave comportamento personale”.

Siccome si doveva far fronte alle spese della festa è partita una colletta. “La generosità della nostra comunità ci ha permesso di saldare tutte le fatture in sospeso. Saldati tutti i fornitori, abbiamo poi attivato anche tutte le azioni di natura civilistica per tutelare la nostra comunità”. L’ammanco viene definito “una triste vicenda, di cui ad oggi non possiamo sapere quale sarà l’epilogo”. Hanno però annunciato: “Non ci fermeremo e continueremo ad organizzare la Festa de l’Unità, con la consapevolezza di essere parte di un gruppo che, negli anni, ha costruito la propria credibilità sui principi di onestà e serietà”.

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