Il violento attacco russo del 29 dicembre su molte città ucraine ha provocato la morte di 39 persone e il ferimento di altre 159. Il dato aggiornato è stato diffuso dal presidente Volodymyr Zelensky all’indomani del raid missilistico, uno dei più sanguinosi degli ultimi tempi. “Quasi 120 città e villaggi sono stati colpiti e sono stati colpiti centinaia di obiettivi civili“, ha sottolineato Zelensky. L’Ucraina ha risposto nelle scorse ore con un massiccio bombardamento del centro di Belgorod, una delle città russe più vicine al confine, secondo l’agenzia di stampa russa Tass. Nell’attacco, stando alle fonti russe, sono morte almeno 14 persone, compresi due bambini. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha incolpato il Regno Unito e l’Ue di essere dietro all’attacco. Subito dopo è arrivata notizia che su richiesta russa sabato sera si riunirà il Consiglio di sicurezza dell’Onu.

“Abbiamo richiesto la presenza del vice ambasciatore della Repubblica Ceca per spiegare la fornitura da parte del suo Paese di munizioni che uccidono i civili”, ha detto il primo vice rappresentante permanente della Federazione Russa presso le Nazioni Unite, Dmitry Polyansky, come riporta l’agenzia Tass. Il ministro degli Esteri ceco, Jan Lipavsky, ha però respinto la richiesta di partecipare al Consiglio: “Ci rifiutiamo di essere convocati dalla Russia qualunque sia (la ragione, ndr). La Repubblica ceca non servirà la propaganda menzognera dell’aggressore. Quando la Russia vorrà affrontare al Consiglio di sicurezza il tema del ritiro delle sue truppe di occupazione, saremo lieti di venire”, ha scritto Lipavsky in un post su X. L’esercito ceco ha eliminato i lanciarazzi dal suo arsenale qualche tempo fa. Secondo le informazioni disponibili, l’anno scorso ha fornito gli RM-70 dismessi all’Ucraina, che ha concordato con il produttore di armi Excalibur la fornitura di una versione aggiornata del RM-70 Vam

Vittime anche nel Bryansk: “I terroristi hanno bombardato i villaggi di Kister e Borshchovo del distretto di Pogarsky”, ha riferito il governatore Alexander Bogomaz, “sfortunatamente un bambino nato nel 2014 è morto”. Kiev ha però negato di aver preso di mira i civili. “I danni alle infrastrutture civili di cui siamo testimoni a Belgorod sono la conseguenza di azioni non professionali della difesa aerea russa e di provocazioni deliberate e pianificate”, hanno rimarcato i servizi speciali di Kiev dopo aver rivendicato il lancio di 70 droni contro target militari in territorio russo. Come lo stabilimento Kremniy El nella regione di Byransk, dove vengono prodotte componenti elettriche per i missili a lungo raggio e i sistemi di difesa aerea ‘Pantsir’.

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