È morta la donna di 88 anni colta da malore e ricoverata in ospedale a inizio mese dopo aver ricevuto una bolletta dell’acqua da capogiro a causa di un errore, poi ammesso dalla stessa società che gestisce il servizio idrico. Stando a quanto ricostruito dai parenti dell’anziana signora e dai giornali locali, Caterina Giovinazzo – di Camporosso, in provincia di Imperia – si era sentita male dopo aver ricevuto la maxi-bolletta ed era stata trasportata d’urgenza all’Ospedale Borea di Sanremo, dove era stata ricoverata in gravissime condizioni. Dopo poche settimane, lo scorso 24 dicembre, è morta in terapia intensiva, e ora la famiglia chiede che venga fatta chiarezza sulla vicenda e non esclude di rivolgersi a un legale. I fatti sono stati ricostruiti da Il Secolo XIX.

La bolletta dell’acqua, pervenuta alla banca della signora il 14 novembre scorso e in parte pagata dall’istituto di credito in automatico, era di 15.339 euro ma il consumo dell’abitazione della donna era di pochi metri cubi, per un corrispettivo di soli 55 euro. I familiari, dopo la scoperta del pagamento e il conseguente malore dell’anziana, si erano quindi rivolti al gruppo Iren per ricevere chiarimenti, e la società aveva ammesso, scusandosi, che si era trattato di un’erronea lettura del contatore: “La fattura era stata calcolata sulla base di una foto-lettura non corretta”. La foto-lettura “era stata acquisita da Ireti tramite la società addetta alle rilevazioni delle misure e si riferiva ad un contatore di terzi. Il reale consumo di Caterina Giovinazzo ammontava a soli 55 euro”, riporta Il Secolo XIX.

“Un episodio molto grave, esito di una serie di disattenzioni da parte dell’ente gestore”, aveva commentato subito dopo i fatti il sindaco del paese dell’anziana, Davide Gibelli. “Situazioni del genere non sono accettabili: possono arrivare a provocare fatti terribili come quello accaduto a Caterina Giovinazzo”. I funerali si terranno il 28 dicembre alle 10.30 presso la Chiesa parrocchiale di San Marco Evangelista a Camporosso.

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