Le parole sono importanti, sì, come i dettagli d’altronde. E contrariamente a quanto si pensi le domeniche bestiali non sono raffazzonate e un tanto al chilo, ma sotto quell’alone di bestialità nascondono un’attenzione al dettaglio quasi maniacale. Calcio pane e mortadella lo chiamano, per la semplicità, ma d’altronde provate a fare una mortadella senza attenzione per i dettagli: uscirà una schifezza. E così è quando si litiga con un avversario o con un arbitro, perché poi senza attenzione escono fuori schifezze o scene esilaranti…e sì, le domeniche bestiali sono belle anche per quello.

LE PAROLE SONO IMPORTANTI
E quello era Michele Apicella, in Palombella Rossa. Noi però passiamo ad un altro film di Moretti, Sogni d’Oro, ricordando la celebre scena in cui picchia una persona, va via, non pago torna indietro e lo picchia di nuovo. Ecco, una scena simile si è verificata nella Juniores Lombardia, con un calciatore dell’Accademia Vittuone squalificato fino al 24 dicembre 2024 perché: “Fermato con un calcio un avversario, mentre questi era a terra “lo calpestava volontariamente per tutto il corpo testa compresa” e gli sputava addosso per due volte ed alla notifica del provvedimento tornava dal calciatore avversario tirandogli due schiaffi, nel lasciare il terreno di gioco offendeva il calciatore avversario e posizionatosi oltre il recinto di gioco protestava nei confronti di ogni decisione arbitrale e provocava gli avversari”. Non si sa se poi si sia trasformato in un lupo mannaro.

…I DETTAGLI PURE
Metodo, serve sempre, anche per protestare contro gli arbitri. Come in Promozione Piemonte, dove la società Quincitava è stata multata di 100 euro “per la mancata corretta custodia delle autovetture dell’arbitro e dell’assistente arbitrale n. 1, che venivano parcheggiate su indicazione di un addetto della Società nel parcheggio posto alle spalle del complesso sportivo, quindi al di fuori dell’impianto ma nelle immediate vicinanze dello stesso, e venivano rinvenute al termine della gara entrambe con il pneumatico anteriore destro forato”. Perché proprio l’anteriore destro non si sa, ma c’è del metodo.

I PARTICOLARI INSOMMA
Viene da Castelnuovo di Garfagnana, è partito dal basso per arrivare a traguardi importanti, punto di riferimento per molti compagni che lo hanno eletto a rappresentarli e guidarli: ok, questo è Giovanni Di Lorenzo, capitano del Napoli, che probabilmente pur non essendo uno specialista sarà più bravo a tirare i rigori rispetto a uno con un profilo simile su traguardi e rappresentanza, ma decisamente diverso quanto a piedi…il sindaco Andrea Tagliasacchi che durante l’inaugurazione di un campo sportivo è andato sul dischetto. Risultato? Peggio del Gaucho Toffoli, che Dio l’abbia in gloria, visto che oltre alla ciccata clamorosa Tagliasacchi è anche inciampato finendo a terra. “Non è da questi particolari che si giudica…un sindaco” ha scherzato…e meno male.

IL CINQUE…DA DUE
Sì, da due in pagella Fahad Al Harbi dell’Al Fateh, che ha causato un rigore contro la sua squadra per aver dato il cinque al suo portiere, Jacob Rinnne. Già, l’estremo difensore era uscito raccogliendo una palla vagante, e il difensore per lodare il gesto che aveva tolto le castagne dal fuoco ha tentato di dare il cinque al suo compagno…che aveva la palla tra le mani…invece della mano ha toccato la palla, dunque rigore per fallo di mano per gli avversari…classificato come il rigore più stupido della storia.

Articolo Precedente

La Lazio affonda a Madrid: l’Atletico vince 2-0 e i biancocelesti chiudono il girone al 2° posto

next
Articolo Successivo

Ti ricordi… Milan Rapaić, il croato tutto dribbling, gol e furbate che fece innamorare Perugia (dove arrivò grazie ai soldi del padre)

next