Si ipotizzava un cortocircuito, ma ora sembra si sia trattato di un rogo volontario a seguito di un duplice omicidio: per l’incendio domestico in cui il 5 dicembre scorso sono stati trovati morti due anziani è stato fermato un sospettato. Si tratta di un uomo della zona, un 45 anni di origine calabrese, e secondo gli ultimi sviluppi delle indagini condotte dai carabinieri, dietro l’uccisione ci sarebbe un caso di usura.

La casa, che si trova in una frazione di Bagno a Ripoli, in provincia di Firenze, era stata messa sotto sequestro per custodire l’integrità del luogo e permettere così agli inquirenti di procedere con le indagini e gli accertamenti che potessero escludere o dimostrare la causa dolosa, inizialmente considerata poco probabile. L’attuale ipotesi è che i coniugi, Dina Del Lungo e Umberto Della Nave, siano stati uccisi prima e solo in un secondo momento l’abitazione sia stata data alle fiamme per depistare le indagini. Secondo quanto ipotizzato dagli inquirenti, l’indagato ha picchiato a morte l’anziano e ha poi strangolato la moglie, ma resta da chiarire l’eventuale movente.

L’appartamento nel quale viveva la coppia di anziani, secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri, aveva riportato gravi danni solo nel disimpegno dell’ingresso. Quando i vigili del fuoco sono entrati all’interno, la casa era completamente invasa dal fumo e con le fiamme ancora alte. I corpi dei coniugi erano stati portati all’Istituto di medicina legale di Firenze per l’autopsia.