Il famoso lungolago di Milano 3 non sarà intitolato a Silvio Berlusconi, il padre della città satellite a sud ovest del capoluogo lombardo. Lo ha deciso la maggioranza del consiglio comunale di Basiglio, comune dove sorge il quartiere costruito dalla Edilnord negli anni ’80. Nella serata di venerdì 24 novembre, infatti, il consiglio ha respinto la mozione presentata dagli esponenti dell’opposizione che chiedevano di avviare “senza indugio” le procedure per l’intitolazione del lungo lago a Berlusconi.

In risposta alla richiesta è intervenuto oggi Fabio Vinciguerra, capogruppo della Lista civica Lidia Reale che ha vinto le elezioni del maggio scorso. “Pur rispettando il diritto di esprimere diverse opinioni – ha dichiarato Vinciguerra – è nostro dovere sottolineare come la proposta oggetto della mozione non collima con la scala valoriale che il nostro gruppo si impegna e si è sempre impegnato a rappresentare. Valori che difendiamo e che crediamo siano fondamentali per la coesione della nostra comunità”. Vinciguerra ha sottolineato che “l’intitolazione di un luogo dovrebbe ispirarsi a figure non divisive”. La maggioranza ha comunque aperto uno spiraglio: “Siamo disponibili, in tempi e modi da individuarsi, a promuovere una consultazione popolare avente ad oggetto la richiesta di intitolazione a Silvio Berlusconi di un’area del territorio”. Dall’opposizione hanno fatto sapere di voler “andare avanti con la nostra iniziativa”.

Milano 3 è l’ultimo quartiere residenziale costruito da Berlusconi. Edificato tra il 1980 e il 1991, quando l’uomo di Arcore era già passato dal settore dell’edilizia alle televisioni commerciali, è cinque volte più grande della più famosa Milano 2, la prima città satellite costruita da Berlusconi negli anni ’70 nel comune di Segrate. A Milano 3 vivono oggi circa 7mila persone, cioè l’80 percento circa di tutti gli abitandi del comune di Basiglio.

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