Nei giorni scorsi, a Roma, sono comparse sui muri esterni del ministero della Cultura, in via del Collegio Romano, alcune scritte anti-sioniste contro Israele. Una, in arabo, recitava ‘Maledetta la madre di Israele” ed è stata rimossa. Un’altra, “F*ck Israel” è ancora presente. L’episodio è l’ultimo di una lunga serie. Anche a Milano sono comparsi graffiti anti-semiti e filo-nazisti. E d’altronde quanto accaduto a Milano ricorda ciò che sta succedendo anche in altre città europee, come Parigi, dove decine di case in diversi quartieri sono state marchiate con le stelle di David a indicare le abitazioni di persone ebraiche. E nuovi tag anti-ebraici sono stati segnalati anche ieri a Besançon. Tra questi, una stella di David accompagnata dalla scritta “les rats” (I topi) è stata scoperta sulla facciata di un edificio della centralissima rue de la Raye. Ma se da un lato l’ondata antisemita cresce gli avvenimenti delle ultime settimane, e la loro narrazione hanno innescato una vera impennata di odio religioso e razziale, ai danni di entrambe le comunità religiose di tutto il mondo. Negli Stati Uniti sono stati registrati numerosi atti di islamofobia in queste settimane – tra i quali l’assassinio di un bambino di origine palestinese di 6 anni da parte del padrone di casa che ha anche ferito la madre del piccolo – e la Casa Bianca ha infatti annunciato la prima strategia nazionale per contrastare il fenomeno: “Il presidente Biden è stato eletto per restaurare l’anima della nostra nazione”, ha detto la portavoce Karine Jean-Pierre, “e su questo ha una posizione senza equivoci: non c’è posto in America per l’odio contro nessuno”.

Nel frattempo, a Milano, si attende con un po’ di timore la doppia manifestazione di sabato, pro Palestina e pro Israele. “Preoccupato sì”, ha affermato il sindaco Beppe Sala, “ma anche dalla discussione con prefetto e questore credo che la situazione sia sotto controllo e che schiereranno senz’altro le misure giuste”. Commentando poi le scritte e le minacce contro gli ebrei comparse anche a Milano, Sala ha sottolineato che “purtroppo uno spirito antisemita c’è nella nostra società, non c’è dubbio, ed è qualcosa su cui noi dobbiamo porre molta attenzione”.

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