“È purtroppo deceduta questa notte la signora di 80 anni ricoverata” al Policlinico San Martino di Genova “per polmonite Covid”. Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale ligure, denuncia sui social la morte di una paziente . “Nell’ottobre 2023 non si può morire di una malattia prevedibile con il vaccino – sottolinea il medico – perché si è deciso deliberatamente di non vaccinarsi e di non seguire i consigli dei medici e delle istituzioni sanitarie. La vaccinazione Covid è oggi fortemente raccomandata per anziani e fragili proprio per evitare di sviluppare forme gravi e potenzialmente letali di Covid”, ribadisce Bassetti che ieri all’Adnkronos Salute aveva segnalato il caso dell’anziana ricoverata.

“Dopo molti mesi – spiegava – ecco in reparto una signora di 80 anni, una convinta no-vax e quindi non vaccinata, che sta morendo nonostante tutte le cure più appropriate per una grave polmonite da Covid, come non vedevamo, devo dire, da tanto tempo. Insieme a lei in questi giorni – evidenziava l’esperto – sono molti gli over 70-80 e i super fragili ricoverati con polmoniti Covid perché non hanno fatto le dosi di richiamo (le cosiddette quarte o quinte dosi)”. A loro Bassetti rivolge “un forte appello a fare entrambi i vaccini, contro l’influenza e contro il Covid. Purtroppo c’è ancora tanta disinformazione in materia, risultato del terrorismo fatto da alcuni contro i vaccini Covid”.

Nei giorni scorsi l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Guido Bertolaso a margine di un evento a Palazzo Lombardi aveva diffuso i dati sulle vaccinazioni. “Su nove milioni di lombardi in 96 hanno fatto ricorso alla legge per richiedere l’indennizzo” sugli effetti collaterali del vaccino Covid “e non è affatto detto che ne avranno diritto, perché al momento, sulla base di una commissione tecnica scientifica indipendente, i casi riconosciuti sono tre“. “Mi pare che questo dato – ha aggiunto – visto che sono numeri e non sono chiacchiere, asfalti quelle che sono le teorie dei no vax sul danno dei vaccini“. I casi riconosciuti ad oggi sono tre “su quasi trenta milioni di vaccinazioni. Uno deve anche aspettarsi di avere il timore di essere travolti da una valanga di richieste di indennizzo perché si è detto che i vaccini fanno male, sono dannosi, hanno provocato un sacco di malattie” ha proseguito Bertolaso. Insomma, “stiamo parlando di una possibilità individuale di accedere a un indennizzo economico a causa del vaccino che a detta di qualcuno sarebbe stato sbagliato – ha concluso -. Di questo ne riparleremo quando avremo tutti i dati definitivi per spiegare che c’è una narrazione evidentemente che non è esattamente la stessa che i nostri cittadini hanno vissuto“.

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