Botte e sassate contro un 14enne che è finito in ospedale. L’adolescente è stato circondato nel pomeriggio di domenica, mentre camminava assieme ad alcuni amici nel centro di Pavia tra Strada Nuova e il Ponte Coperto, da un gruppo di coetanei. Il ragazzo è stato picchiato selvaggiamente da un branco di adolescenti, che lo hanno anche preso a sassate dopo aver prelevato le pietre dal selciato. Lo studente, che frequenta il primo anno di una scuola media superiore in città, è stato trasportato in ospedale. Una volta arrivato al pronto soccorso del Policlinico San Matteo, i medici gli hanno diagnosticato un trauma cranico, oltre a diverse ferite: la prognosi è stata stabilita in 30 giorni.

Il padre, un 55enne di origini egiziane che vive a Pavia con la famiglia, ha spiegato che da tempo suo figlio è vittima delle aggressioni del branco. “Ho già denunciato questa situazione – ha spiegato l’uomo -. Mio figlio è stato costretto a trascorrere l’estate chiuso in casa. Ogni giorno lo accompagno a scuola al mattino e lo vado a prendere all’uscita. Così non si può più andare avanti”. Secondo i primi accertamenti, il gruppo che l’ha preso di mira sarebbe composto da minorenni tra i 15 e i 16 anni. Qualche amico ha cercato inutilmente di difenderlo. Per ricostruire l’episodio e risalire ai responsabili, potrebbero essere utili le immagini delle telecamere posizionate nella zona.

All’inizio dell’anno sei ragazzi, di 15 e 16 anni, tutti residenti a Pavia, sono stati accusati di aver fatto parte di un gruppo che per due volte ha rapinato un altro 14enne, sottraendogli in entrambi casi la paghetta. Il Tribunale per i minorenni di Milano ha stabilito per loro un percorso di recupero che prevede che la scuola venga frequentata con regolarità e buoni voti, e nel contempo svolgano attività di volontariato in oratorio o in altri luoghi. Il periodo di prova dura un anno. Il 19 settembre 2024, data fissata per la prossima udienza, i sei giovani torneranno davanti al giudice che verificherà l’esito della “messa alla prova”: se il loro comportamento sarà stato adeguato, il reato verrà cancellato. Per uno dei ragazzi è stato proposto un contatto con la vittima della rapina almeno attraverso una lettera di scuse. Durante questo periodo, i giovani resteranno in contatto con i servizi sociali e gli psicologi.