È morta questa mattina, dopo alcune ore di agonia all’ospedale Cà Foncello di Treviso, l’anziana 77enne che domenica 24 settembre è stata colpita a morte dal marito con un coltello da cucina. La donna ha lottato per alcune ore fra la vita e la morte ma alla fine non ce l’ha fatta, troppo impattanti le conseguenze di una profonda ferita. L’uomo, M. B. , 74 anni, abitava insieme alla moglie a Maser, provincia di Treviso, in via Ermenegildo Metti. Dopo aver ridotto la moglie in fin di vita, si è costituito ai carabinieri ed è stato arrestato per tentato omicidio aggravato e condotto poi nel carcere di Santa Bona a Treviso. “Sono stato io, ecco cosa ho fatto, la situazione era diventata per me insostenibile“, ha dichiarato di fronte ai militari. L’accusa nei suoi confronti, dopo la morte della donna, è stata commutata in omicidio volontario.

Quando i soccorritori, allertati dai carabinieri, sono arrivati nell’abitazione, hanno trovato la 77enne stesa a letto in gravissime condizioni. Sul posto gli investigatori hanno recuperato anche il coltello insanguinato usato dal 74enne. Al momento, l’ipotesi più attendibile per la ricostruzione del movente rimane quella suggerita dall’assassino. Alcuni testimoni hanno raccontato ai militari che la donna era stata dimessa il giorno precedente, sabato 23 settembre, dall’ospedale di Montebelluna dove era stata curata a lungo. La donna era invalida totale a causa di una grave patologia cardiocircolatoria. La malattia di cui soffriva aveva totalmente compromesso la sua mobilità e le sue capacità cognitive. Il marito aveva confidato a qualche vicino di non riuscire a sostenere il peso della situazione, seppur aiutato in alcune ore del giorno dalla figlia 50enne e dalle visite sporadiche di un’assistente sociale.

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Pantelleria, morta la donna data alle fiamme dal marito con il liquido infiammabile. La lite nata “perché aveva salutato un altro uomo”

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