“La mia vita è sconvolta”. Le parole sono di una delle due ragazze che hanno denunciato la violenza sessuale che sarebbe avvenuta nel luglio del 2019 in Costa Smeralda. Durante il controesame del processo che vede imputati Ciro Grillo e tre suoi amici, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria, la giovane milanese, che oggi ha 23 anni, si è messa a piangere ripercorrendo quella notte.

Il presidente Marco Contu ha sospeso per venti minuti l’udienza. Fuori dall’aula, l’avvocata Giulia Bongiorno, che difende la giovane italo-norvegese, che raccontato di essere stata costretta a bere e subire abusi sessuali dagli imputati, ha detto: “È stata una udienza a tratti drammatica, perché per la prima volta abbiamo avuto la ricostruzione, dalla viva voce di una delle protagoniste di quello che è accaduto – dice la legale – Drammatica perché per la prima volta il Tribunale ha potuto vedere e non solo leggere sui giornali, il dolore e la sofferenza delle ragazze. Oggi non è stata ascoltata la mia assistita, ma di fatto il testimone chiave è proprio questa ragazza, che è stata particolarmente efficace e lucida. E ora ha dovuto interrompere perché ha parlato del suo sconvolgimenti di vita. Ha messo una pietra angolare direi sulla ricostruzione della vicenda”, ha detto. E ha spiegato che la giovane ha iniziato a piangere quando “ha dovuto ricostruire quello che le è successo”.

La ragazza che ha testimoniato, secondo l’accusa, mentre dormiva sarebbe stata fotografata con pose oscene dei giovani. Anche se loro, nel corso degli interrogatori, davanti ai pm avevano parlato di “uno scherzo” e “un gioco” giustificando i video e le fotografie scattate accanto alla giovane. “Una stupidata che non rifarei, anche se voglio ribadire che è stata una cosa goliardica, a mo’ di scherzo”, aveva detto il figlio del fondatore del M5S, mentre i suoi amici avevano definito quegli scatti “un brutto scherzo” privo di “alcun intento particolare di natura sessuale, era soltanto un gioco” e “un atto stupido, fatto solo per gioco senza mai toccare la ragazza e senza mai avvicinarci a lei“. Giustificazioni che furono fornite al procuratore Gregorio Capasso e alla sostituta Laura Bassani, quest’ultima nel frattempo trasferita a Sassari, in un interrogatorio sostenuto nell’aprile 2021.

L’episodio non è contestato al quarto ragazzo della compagnia Francesco Corsiglia che, stando alle versioni di tutti, stava dormendo. A lui e a tutti gli altri, invece, è contestato il fatto più grave, cioè la violenza sessuale raccontata dall’altra ragazza ospite nella loro casa in Sardegna quel 17 luglio 2019. La ragazza ascoltata è rappresentata dall’avvocato Vinicio Nardo, mentre la ragazza italo-norvegese è rappresentata dall’avvocata Giulia Bongiorno. Alla deposizione avrebbe voluto assistere anche lei che per prima denunciò il presunto stupro, ma non potrà essere presente durante la testimonianza della sua amica.

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