Potrebbero esserci gli uomini dell’intelligence ucraina dietro una serie di attacchi condotti in Sudan con piccoli droni kamikaze contro veicoli e postazioni di miliziani di milizie legate alla Wagner impegnate nel conflitto in corso nel Paese. A dare la notizia, avvalorata da alcuni particolari emersi da immagini raccolte dai giornalisti e dalle dichiarazioni di una fonte militare ucraina in anonimato, è la Cnn che pubblica anche i video dei diversi attacchi portati a termine dai piccoli velivoli comandati a distanza. Una notizia che, se confermata, sposterebbe per la prima volta lo scontro armato tra milizie filorusse e apparati ucraini al di fuori dei confini dei due Paesi.

Nelle immagini diffuse dall’emittente americana si vedono i velivoli, anche in soggettiva, puntare piccole postazioni o mezzi in corsa nei quali si trovano uomini che sarebbero integrati nel gruppo paramilitare Rapid Support Forces (RSF) che si ritiene riceva assistenza dai mercenari della Wagner nella lotta contro l’esercito sudanese per il controllo del Paese. Attacchi sferrati nei pressi di Omdurman e che non possono essere considerati di primo livello, dato che non si notano uccisioni di combattenti, ma che hanno più che altro un enorme significato simbolico.

A dire che “probabilmente i responsabili sono i servizi speciali ucraini” è una fonte militare di Kiev sentita dalla Cnn. Non esiste però la prova che queste affermazioni corrispondano al vero, tenendo conto che sia fonti militari sudanesi che funzionari americani hanno detto di non essere a conoscenza di operazioni del genere, mentre Andrii Yusov, rappresentante dell’intelligence della difesa dell’Ucraina, alla Cnn ha risposto che “non possiamo né confermare né smentire”. Ci sono alcuni elementi che, però, rendono la versione della fonte militare ucraina quantomeno verosimile. Innanzitutto, secondo le analisi svolte da alcuni esperti, si tratta di droni che mai sono stati utilizzati nei conflitti africani, ma che invece hanno trovato largo impiego sia da parte degli ucraini che dei russi nel conflitto in corso nel Paese di Volodymyr Zelensky. Proprio questi attacchi in Sudan, secondo gli analisti, hanno caratteristiche simili a quelli solitamente sferrati da Kiev per contrastare l’invasione russa. Inoltre, da alcune riprese effettuate dagli apparecchi e pubblicate proprio dalla Cnn, si nota che alcune informazioni sugli schermi vengono fornite sia con parole inglesi che in lingua ucraina.

Rimangono le domande su come quei droni siano arrivati in quel teatro di guerra. E proprio questo aspetto non esclude che, viste le massicce forniture di armamenti inviate all’esercito ucraino, come denunciato anche dal Pentagono alcuni stock siano finiti in canali illegali.

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