Due fronti di scontro. Il primo, a ridosso delle barriere tra Gaza e Israele. Il secondo, nel campo profughi di Jenin, ritenuta roccaforte dei terroristi. In tutto tre morti, tutti palestinesi, e 15 feriti.

Alla barriera di Gaza – Un giovane palestinese di 25 anni di nome Yusef Radwan è stato ucciso con un colpo alla testa e almeno altri tre risultano feriti da colpi sparati da soldati israeliani durante le manifestazioni a ridosso delle barriere tra Gaza e Israele, ad est di Khan Yunis. Lo riferisce il ministero della Sanità locale. Da giorni nell’area si svolgono manifestazioni per protestare contro lo stato di segregazione in cui sono tenuti gli abitanti di Gaza. Nei giorni scorsi le forze armate israeliane hanno ferito anche diversi giornalisti, per lo più sparando contro di loro gas lacrimogeni. Save the Children ha denunciato oggi che i bambini palestinesi uccisi nei territori palestinesi occupati siano già 44 da inizio anno.

Il campo profughi di Jenin – Nello scontro a fuoco avvenuto a a Jenin (Cisgiordania settentrionale) due palestinesi sono stati uccisi dall’esercito israeliano e 12 sono rimasti feriti. I militari di Tel Aviv cercavano di catturare un ricercato ed alcuni miliziani palestinesi che si erano barricati in una abitazione. L’esercito, riferiscono fonti locali, è entrato in forze a Jenin e ha tagliato la corrente nella zona delle operazioni. Ha poi stretto d’assedio un edificio contro il quale ha lanciato un ‘drone sucida’ carico di esplosivo. La identità degli uccisi ancora non è nota.

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