La Germania ha bloccato i processi di selezione dei richiedenti asilo che arrivano dall’Italia nell’ambito del “meccanismo di solidarietà volontaria“. Proprio mentre a Lampedusa si segnalano 4mila sbarchi in 24 ore, il giornale tedesco Welt ha rivelato che il governo tedesco ha inviato una lettera a Palazzo Chigi ad agosto scorso per annunciare il passo indietro. Notizia già confermata dal ministero tedesco dell’Interno che, proprio alla stampa, ha motivato la decisione con la “forte pressione migratoria verso la Germania” e della “continua sospensione dei trasferimenti di Dublino”: “L’Italia è stata informata” che i processi di selezione dei migranti per la redistribuzione sarebbero stati “rinviati fino a nuovo ordine”, si legge.

Intanto, sul fronte opposto anche la Francia ha deciso di dare una stretta ulteriore ai controlli alla frontiere: il ministro dell’Interno ha annunciato, nel corso di una visita a Mentone, l’intenzione di rafforzare la lotta contro l’immigrazione clandestina alla frontiera con l’Italia, dove la pressione sta aumentando. A fine aprile, la premier francese, Elisabeth Borne, aveva annunciato l’invio di 150 gendarmi e poliziotti in più, di fronte al raddoppio del numero dei migranti arrivati sulle coste italiane rispetto allo stesso periodo del 2022. Molti dei migranti, ripetono le fonti francesi, cercano di proseguire il loro cammino attraversando la frontiera ed entrare in Francia. “Abbiamo un aumento del 100% dei flussi, che colpisce le Alpi Marittime e tutta la regione delle Alpi”, ha detto Darmanin ai giornalisti dopo una visita al posto di frontiera di Mentone.

Ecco che allora, le unità di forze mobili, poliziotti o gendarmi, passeranno da 2 a 4, per raggiungere un totale di oltre 200 persone. I militari assegnati alle ricognizioni notturne in montagna nel quadro dell’operazione “Sentinelle” passeranno da 60 a 120, e gli effettivi dei doganieri saranno anch’essi raddoppiati, ha annunciato Darmanin.
Le forze dell’ordine schierate al confine potranno anche utilizzare droni per sorvegliare i punti di passaggio e il progetto di legge sull’immigrazione, che arriva in Parlamento in autunno, prevede di ampliare la striscia di territorio all’interno della quale i migranti possono essere respinti. Attualmente è di 20 km. Il ministro ha annunciato anche un rafforzamento della lotta contro i “passeur”, che aiutano i migranti a valicare clandestinamente il confine: “Molti strumenti tecnologici, una migliore organizzazione e in primavera, spero, una legislazione che ci aiuterà ulteriormente nella lotta”, ha sottolineato Darmanin, ammettendo che numerosi fattori, come l’instabilità nel Sahel, aumenteranno ancora la pressione migratoria.

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