È di 21 persone ferite il numero definitivo di feriti dello scontro tra un bus e un tir venerdì sera in A4, poco dopo Latisana (Udine): 15 occupanti del pullman sono stati subito trasportati in ospedale, altri 28 passeggeri sono stati trasferiti in un centro di accoglienza della Protezione civile: di questi, sei sono stati poi accolti in Pronto soccorso per contusioni varie emerse con il trascorrere delle ore. Quanto alla dinamica, questa è al vaglio della polizia stradale del Coa, che dovrà mettere a confronto due diverse versioni: quella del camionista che sostiene di essersi fermato in corsia di emergenza per un guasto e quella di alcuni passeggeri che hanno affermato di aver visto il mezzo pesante ripartire e invadere parzialmente la careggiata. Autostrade Alto Adriatico fa sapere – in una nota che ripercorre le operazioni di soccorso svolte – che l’incidente è avvenuto alle 19.39. La sala radio ha allertato in pochi secondi il 118, il 115 e gli ausiliari alla viabilità della concessionaria. Subito dopo è stato chiuso il tratto dell’A4 ed è stato isolato il luogo dell’incidente per poter permettere il soccorso dei feriti.
- 17:37 - Gaeta (Sia): "In andrologia prevenzione fondamentale ad ogni età"
Roma, 12 dic. (Adnkronos Salute) - "La prevenzione è importantissima, è un pilastro fondamentale e la Sia nei suoi quasi 40 anni ha svolto una serie di attività per promuoverla. In questi due giorni discuteremo della prevenzione a 360 gradi, dai giovani agli adulti e agli anziani. Faremo il resoconto di quello che si è fatto e di quello che c'è da fare anche alla luce di come sta cambiando il rapporto medico-paziente". Queste le parole di Francesco Gaeta, responsabile per la Lombardia della Società italiana di andrologia durante il convegno "S3 – Salute Sessuale SIA" in programma oggi e domani a Milano. All'evento partecipano i principali esperti nazionali per fare il bilancio sui successi delle precedenti campagne di prevenzione e il punto sulle sfide della prevenzione andrologica che abbraccia tutte le fasce di età maschili.
"Le nuove tecnologie basate sull’intelligenza artificiale hanno dato vita al dottor Google e al professor Gpt. Riflettiamo su quella che dovrà essere la figura dell’andrologo nel Terzo Millennio e come si dovrà rapportare col nuovo paziente affetto da cybercondria, l'ipercondria ai tempi di internet, una nuova patologia che si sta diffondendo e che gli esperti stanno cercando di chiarire" conclude.
- 17:36 - Polito (Sia): "Su TikTok per informare adolescenti su malattie in andrologia"
Roma, 12 dic. (Adnkronos Salute) - "Da marzo del 2024, per arrivare agli adolescenti, la Società italiana di andrologia è sbarcata su TikTok. Siamo stati la prima società scientifica ad accedere a questo social network molto frequentato dai giovanissimi. Abbiamo avuto un successo incredibile con 2 milioni di visualizzazioni e ottime visualizzazioni per ogni singolo reel". Così Chiara Polito, responsabile commissione web della Società italiana di andrologia (Sia), durante il convegno "S3 – Salute Sessuale SIA" oggi e domani a Milano alla presenza dei principali esperti nazionali di andrologia.
"Il nostro canale si chiama 'Un minuto con l’andrologo Sia' – prosegue Polito –. Offriamo brevi video di un minuto dove andrologi della Sia danno informazioni ai giovanissimi su quelle che sono le patologie più frequentemente incontrate proprio in quella fascia di età. Rispondiamo alle curiosità che i giovani hanno e che spesso li portano a cercare le risposte proprio sul web e sui social. La cronaca ci racconta che purtroppo sul web circolano notizie volutamente false e non attendibili. Noi come Società italiana di andrologia, con tutto il nostro sapere scientifico e la nostra cultura andrologica, cerchiamo di dare delle informazioni vere, attendibili e assolutamente affidabili".
- 17:23 - Manovra: Mauri, 'Lega fa gioco delle tre carte sulle spalle Forze Ordine'
Roma, 12 dic. (Adnkronos) - "Ormai siamo oltre il limite del ridicolo. In una conferenza stampa la Lega, alla presenza di un suo esponente di Governo, presenta un emendamento per non tagliare il turn over per le Forze dell'Ordine. Chiedendo che il Governo lo accolga. Peccato però che il taglio del 25% delle assunzioni degli agenti di Polizia per il turn over l'abbia previsto il Governo nella legge di Bilancio. E in particolare l'ha messo proprio il ministro dell'Economia Giorgetti, leghista della prima ora! Cioè prima tolgono i soldi alla sicurezza con una mano e poi fanno la propaganda per dire che li vogliono rimettere con l'altra mano. Il peggior tipo di gioco delle tre carte, fatto sulle spalle delle Forze dell'Ordine. Veramente incredibile e da irresponsabili verso le italiane e gli italiani". Lo afferma Matteo Mauri, responsabile Sicurezza del Partito democratico.
"Questa -aggiunge- è l'ennesima dimostrazione che la destra finge di avere a cuore la Polizia a favore di telecamere, ma poi fa esattamente il contrario. Come risulta chiaro anche vedendo le scarsissime risorse previste per il rinnovo del contratto di lavoro, che non pareggiano nemmeno l'inflazione di questi ultimi anni".
- 17:22 - Autonomia: Maraio (Psi), 'governo colleziona bocciature'
Roma, 12 dic (Adnkronos) - "Sull’autonomia differenziata il Governo colleziona bocciature su bocciature. Dopo quelle della Consulta sul ricorso di alcune Regioni, arriva l’ok al referendum dalla Cassazione. La riforma dell’autonomia, così come proposta dal governo, è un buco nell’acqua: una legge dai molti profili incostituzionali che non ha nessun fondamento". Lo dice il segretario del Psi Enzo Maraio.
"Zaia, che evidentemente senza vergogna ironizza sul 'trovare i voti' rivolgendosi alle opposizioni, disvela quello che questa legge disastrosa è: una operazione elettorale sulla pelle dei cittadini -prosegue Maraio-. Zaia, invece di fare lo spiritoso, pensi alla Lega che non solo ha tradito i cittadini del sud non rispettando le promesse fatte in campagna elettorale, ma sta rivelando giorno dopo giorno il grande bluff di un partito che doveva trasformarsi in partito a vocazione nazionale e che invece resta esattamente come è nato: secessionista. È proprio vero che chi nasce tondo non può morire quadrato".
- 17:21 - Pari opportunità: Ascani, 'Angela Bottari combattente che ha reso Italia più civile'
Roma, 12 dic. (Adnkronos) - “Angela Bottari era una combattente, alla quale dobbiamo un impegno per leggi che hanno reso il nostro un Paese più civile: l’abolizione del delitto d’onore e del matrimonio riparatore, la tutela delle persone trans, la scelta di includere il reato di violenza sessuale nel titolo dei delitti contro la persona e non contro la morale". Lo ha affermato la vicepresidente della Camera, Anna Ascani, nel corso della presentazione a Montecitorio del libro “Angela Bottari. Storia di una donna libera”.
"Credeva nella potenza dell’azione comune, sempre con i piedi ancorati e saldi nel presente. E lo sguardo al domani, alle nuove generazioni. È a questa lezione -ha detto ancora Ascani- che la politica deve guardare in un’epoca di immediatezza e gratificazioni istantanee ed effimere. Gettare semi che altri vedranno fiorire. Ma innaffiarli con cura perché questo avvenga”.
- 17:21 - Covid: Crisanti, 'usiamo soldi multe non vax per stabilizzare precari Cnr'
Roma, 12 dic. (Adnkronos) - “Usiamo i soldi delle multe dei No-vax per stabilizzare i precari del Cnr”. Lo ha affermato il senatore del Pd Andrea Crisanti intervenendo all’assemblea dei ricercatori precari del Cnr.
- 17:16 - Natalità, Adnkronos Q&A: mantenere alta attenzione, serve coinvolgimento di tutti
Roma, 12 dic. (Adnkronos/Labitalia) - Mantenere alta l’attenzione sulla denatalità, emergenza che va affrontata con l’aiuto di tutti e in particolar modo di istituzioni, aziende e ricerca. Con questo obiettivo, si è svolto oggi nel Palazzo dell’Informazione di Roma l'evento Adnkronos Q&A 'Essere genitori oggi, tra scienza e welfare', dibattito che ha offerto continuità ad un percorso avviato un anno e mezzo fa con la nascita dell’iniziativa editoriale Demografica, un canale informativo e una serie di appuntamenti sui tanti temi della denatalità.
In particolare, la discussione si è imperniata su tre punti in particolare: da una parte le politiche istituzionali e aziendali di welfare per agevolare con un supporto economico, fiscale, psicologico e legale – oltre ad una migliore organizzazione del lavoro che incida sul worklife balance – coloro che desiderano avere un figlio ma sono scoraggiati dall’attuale contesto socioeconomico. Dall’altra le strategie sia pubbliche che private per incrementare l’educazione e la prevenzione sull’infertilità.
Argomenti che sono ormai di stretta attualità: un’indagine non statistica sugli utenti del portale e dei canali social Adnkronos conferma che – almeno sulla popolazione web – il trend demografico sia ormai considerata un serio problema. Lo conferma il 77% del campione, che si divide sulle ricette da seguire: il 41% punta sul sostegno economico, il 33% su maggiori e migliori servizi e il 26% su una vita più certa. Poco meno di un terzo vorrebbe un figlio solo se ci fossero le condizioni giuste ma un rispondente su 4 non ne vorrebbe a prescindere dalle condizioni.
“Con sempre maggiore evidenza i dati ci dimostrano che la denatalità, a livello mondiale, è una specie di ‘malattia del benessere’", ha dichiarato Eugenia Roccella, ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, inviando un messaggio a margine dell’evento.
“Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, più aumenta il tasso di sviluppo, economico ma anche tecnologico e democratico, meno figli nascono. Ovviamente la soluzione non è la decrescita o il ritorno al passato. Al contrario, bisogna promuovere politiche che rendano la genitorialità attrattiva anche nelle società del benessere, e questo significa anche e soprattutto renderla conciliabile con la realizzazione professionale e personale. Guardando all’Italia, scontiamo un lungo periodo di politiche poco attente alla famiglia e una penalizzazione, specialmente per le madri, che appare evidente dal numero elevatissimo di dimissioni di lavoratrici dopo la nascita dei figli. Il nostro governo ha messo questo tema fra le sue priorità attraverso interventi di diversa natura: sostegni diretti alle famiglie, facilitazione dell’uso dei servizi ad esempio con gli asili nido gratuiti, promozione del lavoro femminile che ha portato a un record di donne occupate in termini sia assoluti che percentuali, e un’attività di coinvolgimento nei confronti del mondo del lavoro e dell’impresa, degli enti locali, dell’associazionismo”, ha sottolineato Roccella.
Tornando al sondaggio, solo un rispondente su 10 ritiene le politiche pubbliche e le iniziative aziendali sufficienti per sostenere i genitori, ma gli utenti che hanno figli si dividono tra chi vorrebbe uno stipendio più alto (55%) e chi gradirebbe maggior tempo libero (45%). Rispetto alla specifica questione della prevenzione dell’infertilità, il 27% dichiara che la cosa non lo riguarda, il 28% si considera informato ma il 45% si definisce “poco informato”. E su questo fronte, c’è sicuramente molto da fare ancora.
“Abbiamo puntato dalla prima legge di bilancio sull’incentivare il lavoro e sul rendere libere soprattutto le donne di poter partecipare alla crescita di questa nazione", ha detto Maria Teresa Bellucci, viceministro del lavoro e delle Politiche sociali, intervenuta al dibattito.
"L'Istat ci dice -ha continuato- che se le donne venissero naturalmente inserite nel mercato del lavoro, avremmo una crescita del 7%. E su questo quindi abbiamo dato tante risposte di decontribuzione, mettendo maggiori soldi nelle tasche delle donne occupate. Abbiamo visto che ci sono state risposte significative, raggiungendo un record per l'occupazione delle donne (53%). Io penso però ogni giorno al 47% di donne che ancora aspettano di poter scegliere di realizzare la loro vita permanendo nel lavoro. Questa sicuramente è una priorità di questo governo e una mia priorità: la libertà delle donne di poter scegliere di lavorare e di poter fare figli”.
Dopo gli interventi istituzionali, la discussione della mattinata si è sviluppata all’interno di due panel. Il primo, dedicato al “valore della fertilità e il contributo del lavoro”, ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Maria Rosaria Campitiello del Dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie Ministero della Salute, che ha osservato: “Le cause più comuni dell'infertilità sono le infezioni sessualmente trasmesse, il fumo, l'obesità, l'eccessiva magrezza, l'esposizione a sostanze nocive, la sedentarietà o, al contrario, l'attività fisica eccessiva. Si deve agire su due fronti: da un lato sviluppare politiche intersettoriali e interistituzionali, che sostengano la genitorialità, e dall'altro, promuovere politiche sanitarie ed educative finalizzate alla tutela della salute riproduttiva. È basilare sensibilizzare la popolazione sul valore della fertilità, incentivando comportamenti corretti per prevenire eventuali problematiche. La comunicazione resta quindi un mezzo utile per colmare le lacune nella propria consapevolezza”. Il secondo panel di discussione ha riguardato il 'Welfare aziendale, educazione e prevenzione: le persone'.