Alle politiche migratorie “occorre percorrere strade diverse. Se non se ne avverte il senso di fraternità umana, per una miglior sicurezza”. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando al Meeting di Rimini, dove ha affrontato anche il tema delle migrazioni. “Una pace giusta, non può dimenticare il dramma dei profughi. I fenomeni migratori, vanno affrontati per quel che sono: movimenti globali, che non vengono cancellati da muri o barriere”, ha aggiunto il capo dello Stato. “È necessario rendersi conto che soltanto ingressi regolari, sostenibili, ma in numero adeguatamente ampio, sono lo strumento per stroncare il, crudele, traffico di esseri umani: la prospettiva, e la speranza di venire, senza costi e sofferenze disumane, indurrebbe ad attendere turni di autorizzazione legale”. Il presidente della Repubblica ha anche ricordato il caso, ormai noto, di un 14enne proveniente dal Mali e annegato nel Mediterraneo nel 2015, portando con sé la pagella scolastica. “Nello studio dell’appartamento dove vivo, al Quirinale, ho collocato un disegno, che raffigura un ragazzino, di quattordici anni, annegato, con centinaia di altre persone nel Mediterraneo. Recuperato il suo corpo, si è visto che, nella fodera della giacca, aveva cucita la sua pagella: come fosse il suo passaporto; la dimostrazione che voleva venire in Europa per studiare”, ha raccontato il capo dello Stato, aggiungendo: “Questo disegno mi rammenta che, dietro numeri e percentuali delle migrazioni, che spesso elenchiamo, vi sono innumerevoli singole persone, con la loro storia, i loro progetti, i loro sogni, il loro futuro. Il loro futuro: tante volte cancellato”

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Mattarella ai giovani: “Non ci sarà giustizia sociale senza giustizia ambientale, e viceversa” – Video

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