Ha abusato più volte di un bimbo di dieci anni, figlio di un’amica, riprendendolo con lo smartphone e diffondendo i contenuti in comunità internazionali di pedofili sul dark web. Con quest’accusa è stato arrestato un 36enne romano, ricercato e segnalato a vario livello da forze di polizia specializzate nel contrasto alla pornografia minorile. I reati contestati sono violenza sessuale aggravata e produzione, cessione e detenzione di materiale pedopornografico. Le indagini sono state coordinate e condotte dalla Procura di Roma con “ritmi serrati” – si legge nel comunicato degli inquirenti – per scongiurare ulteriori molestie e violenze nei confronti della giovanissima vittima. L’arresto è avvenuto dopo una perquisizione domiciliare e informatica eseguita dal Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia online della Polizia postale di Roma.

Gli investigatori hanno utilizzato particolari tecniche di Osint (Open source intelligence), partendo dai pochi elementi noti del caso per risalire poi all’identità dell’arrestato e della sua vittima, riuscendo così a rompere l’anonimato tipico del dark web. Secondo le ricostruzionim l’uomo era solito approfittare delle occasioni in cui una sua amica gli lasciava il figlio minore per giocare per compiere atti di violenza sessuale, che venivano poi condivisi su internet con altri utenti. L’uomo è stato definito come “iperattivo” nei suoi scambi di materiale online e collezionatore di “una quantità smisurata” di contenuti pedopornografici che raffigurano abusi nei confronti di minori di dieci anni. Il materiale è stato posto sotto sequestro e l’indagato condotto in carcere.

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