Riccione rischia di dover tornare al voto dopo poco più di un anno dalle elezioni comunali. Il Tar dell’Emilia-Romagna ha infatti annullato il voto del 12 giugno 2022, quando l’attuale sindaca Daniela Angelini – sostenuta da centrosinistra e M5s – aveva vinto al primo turno per soli 48 voti sul candidato leghista Stefano Caldari. I giudici amministrativi hanno accolto il ricorso presentato dalla Lega per delle presunte irregolarità. Nonostante l’amministrazione riccionese abbia annunciato l’intenzione di presentare ricorso al Consiglio di Stato, la pronuncia del Tar è comunque sufficiente per la nomina di un commissario per la gestione del Comune: la prefetta di Rimini Rosa Maria Padovano potrebbe formalizzarla già nelle prossime ore.

A stabilire la procedura è l’articolo 85 del Dpr numero 570 del 1960 che prevede che “nel caso in cui sia stata pronunciata decisione di annullamento delle elezioni, il Prefetto provvede alla amministrazione del comune a mezzo di un commissario sino a quando, a seguito di impugnativa la decisione predetta non venga sospesa o il consiglio comunale non sia riconfermato con decisione definitiva, oppure sino a quando il consiglio medesimo non venga rinnovato con altra elezione”. Nel caso in cui il Consiglio di Stato dovesse confermare la pronuncia del Tar, il comune di Riccione potrebbe tornare nuovamente a elezioni nel giugno del prossimo anno, in concomitanza con le elezioni europee.

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