Era allettato nella sua tavernetta a piano terra a Sant’Agata del Santerno, comune di quasi tremila abitanti in provincia di Ravenna, travolto dall’alluvione di questi giorni. Giovanni Sella, 89 anni, era stato per una vita il barbiere del paese. Viveva insieme alla moglie, 80 anni. La sua salute, scrive il Corriere della Sera, era degerata con la malattia e la morte prematura del figlio, malato di leucemia. Da allora il signor Sella non era stato più bene. La moglie è sempre stata al suo fianco. Nelle ore, minuti, in cui l’acqua continuava ad arrivare senza sosta nella loro abitazione, la donna ha provato a spostare il marito, a trasferirlo al piano di sopra per salvargli la vita. Tentativi vani. Non riusciva a metterlo in salvo, né immaginava che la piena raggiungesse così rapidamente la loro casa. Lei, facendo leva sulle ultime forze rimaste, è riuscita a chiamare i soccorsi e alla vista dell’elicottero si è sbracciata dal balcone, salendo al primo piano. È riuscita a salvarsi da una finestra grazie ai vigili del fuoco, che l’hanno caricata su un gommone. Il corpo di Giovanni è stato trovato a letto, annegato. Oggi il sindaco di Ravenna Michele de Pascale ha disposto “l’evacuazione totale e immediata di Piangipane, Santerno e case sparse. Si ricorda che è obbligatorio lasciare l’abitazione, fino a cessata esigenza. Passare parola. Per chi non dispone di luoghi dove ripararsi, è stato istituito come punto di accoglienza, presidiato da apposito personale e attrezzato per offrire vitto e alloggio: al museo Classis di Classe, in via Classense 29″.

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Scendono in cantina per prendere la carne dal frigo: morti marito e moglie, prima folgorati poi annegati

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