Standing ovation e un grande applauso dalla convention di Forza Italia per Silvio Berlusconi che chiude l’evento con un videomessaggio dall’ospedale San Raffaele, dove Berlusconi è ricoverato ormai da un mese. Il presidente di Forza Italia compare nel video vestito in giacca e camicia blu scuro, seduto alla scrivania, con la spilla del partito appuntata al petto. Sul tavolo un bicchier d’acqua e due dei libri che ha scritto ‘L’Italia che ho in mente’ e ‘Discorsi per la democrazia’. “Eccomi, sono qui per voi, per la prima volta in camicia e giacca dopo oltre un mese”. Così il leader di Fi, Silvio Berlusconi, esordisce nel video. L’ex premier pronuncia il suo discorso con voce a tratti affaticata e ripercorre le tappe della sua carriera politica così come quelle del ricovero: “Qualche notte fa, qui al San Raffaele mi sono svegliato improvvisamente con una domanda in testa che non riuscivo a mandare via. ‘Ma come mai sono qui? Ma che ci faccio qui? Per cosa sto combattendo io qui?’. Vicino a me vegliava la mia Marta. Anche a lei posi la stessa domanda. ‘Perché siamo qui?’. E lei mi disse: “Siamo qui perché hai lavorato tanto, ti stai impegnando molto perché per salvare la nostra democrazia e la nostra libertà’. E questo voglio ricordarlo, voglio raccontare anche a voi quel che ho pensato e passato, anche se so che il farlo mi emozionerà davvero”.

Alla parte personale Berlusconi ha alternato passaggi politici. I soliti, quelli dedicati alla minaccia comunista che lo ha fatto “scendere in campo” e qualcuno più attuale sull’Europa e al futuro di Forza Italia. “Cari amici, manca circa un anno alle elezioni europee. L’Europa è il nostro orizzonte di riferimento, solo l’Europa può essere protagonista nelle grandi sfide globali, a cominciare da quella posta dall’imperialismo cinese. Dobbiamo far sì che l’Europa divenga un vero Continente unito, con regole di voto diverse rispetto a quelle attuali. Dobbiamo passare dall’unanimità alla maggioranza qualificata, che io ho proposto possa essere il voto dell’80/85% dei Paesi Europei”. Un accenno, quello sul rapporto con la Cina, che ritorna nel messaggio del leader: “In Unione europea dobbiamo avere un’unica politica militare, con una forte cooperazione tra le forze armate di tutti i Paesi Europei – ha detto – con un aumento della spesa militare e con un Corpo di pronto Intervento di almeno 300mila uomini. Tutto questo, che io chiedo dal 2002, non è stato mai realizzato – ha sottolineato – E purtroppo così, l’Europa, nel mondo, conta poco. Se la Cina, lo dico naturalmente per assurdo, un giorno decidesse di occupare l’Italia, e magari qualche altro Paese Europeo, non sapremmo assolutamente contrastarla e la cosa migliore che ci converrebbe fare sarebbe quella di andare a scuola a studiare il cinese”. Lo ha detto il leader di FI, Silvio Berlusconi, intervenendo con un video alla convention del partito a Milano.

Successivamente Berlusconi ha ripercorso le tappe fondamentali della sua carriera politica, ricordando soprattutto di come tra il 1993 e il gennaio 1994 maturò l’idea della sua discesa in campo. L’ex premier è partito da un incontro con i sondaggisti di Fininvest nel 1993 che gli preannunciarono “la vittoria dei comunisti” alle imminenti elezioni anticipate, e le successive tappe fino al suo annuncio in Tv con la fondazione di Forza Italia. “In pochi mesi, con i miei più cari amici sapemmo dar vita all’unico partito in Italia che è continuatore e interprete della tradizione liberale, della tradizione cristiana, della tradizione garantista, della tradizione europeista e atlantista e vincemmo le elezioni – ha ricordato il leader di Fi – Questi valori sono in noi: ci appartengono perché sono quelli più naturali negli uomini liberi del ventunesimo secolo. Noi non siamo professionisti della politica – ha aggiunto – noi siamo uomini che vengono dal lavoro, dalle professioni, dall’imprenditoria. Anche in questo siamo diversi da loro. Loro – ha detto ancora -, in maggioranza, non hanno mai lavorato, hanno fatto solo politica, hanno parlato, parlato, parlato e soprattutto sparlato“.

Tornando a parlare del presente, Berlusconi ha sottolineato il ruolo di Forza Italia nell’attuale Governo Meloni: “Noi siamo il pilastro essenziale e leale di questa maggioranza, siamo la spina dorsale di questo esecutivo. Per questo siamo in campo, per far sì che le sue decisioni siano davvero corrette, giuste, equilibrate”. E fin ora come si è comportato questo esecutivo? Per Berlusconi non ci sono dubbi: “In pochi mesi ha portato a casa risultati di cui siamo orgogliosi”. Anche per questo il rapporto con le altre forze della maggioranza è solido: “Continueremo su questa strada, con un rapporto leale e costruttivo con i nostri alleati, ai quali ci legano non soltanto un programma comune ma una vera e consolidata amicizia”. Poi una sorta di discorso motivazionale alla platea della convention: “Forza Italia è per noi come una religione laica, la religione della libertà di cui parlava Benedetto Croce, una religione del cuore, della mente, un impegno verso noi stessi, i nostri figli, gli italiani. Mi raccomando – ha sottolineato – andiamo avanti così, con convinzione, entusiasmo, passione. Nessuno riuscirà a sconfiggerci, vedrete che gli italiani ci considereranno i loro santi laici, i santi della loro libertà e del benessere. Sarò con voi – ha detto ancora – con lo stesso entusiasmo e lo stesso impegno del ’94, il futuro è delle nostre idee, il futuro ci deve garantire una vera e completa libertà“. Per quanto riguarda le cose da fare in Italia, l’ex presidente del Consiglio è tornato a battere su punti a lui molto cari: “Vogliamo aumentare le pensioni, i salari, gli stipendi che sono rimasti quelli di 20 anni fa. Noi vogliamo ridurre la pressione fiscale sotto il 40% mentre ora è al 44%”. Poi le infrastrutture, altro must della sua vita: “Vogliamo costruire tutte le infrastrutture necessarie per rendere veramente moderno il nostro Paese – ha aggiunto – Ed ora dobbiamo anche trovare urgentemente una risposta al problema della siccità per far sì che i nostri campi non restino senza acqua e i rubinetti non restino all’asciutto, come purtroppo oggi avviene in alcune nostre città. Abbiamo già cominciato a realizzare questi obbiettivi”.

Non poteva mancare, come detto, un riferimento al comunismo, altro cavallo di battaglia di Berlusconi sin dalla sua discesa in campo. “Se chiedete ad un parlamentare di sinistra cos’è il comunismo, quali sono i valori del comunismo, molti di loro non lo sanno o non lo vogliono dire – ha spiegato – Non sanno dirti, o non vogliono dirti, che il comunismo dalla sua origine considera lo Stato superiore a tutto, ritengono che lo Stato debba decidere su tutto, che non approvi l’iniziativa economica privata, ritengono che non approvi la proprietà privata – ha detto ancora – non tutti vogliono ammettere neppure che il Comunismo negli anni di Stalin e di Mao tolse ai contadini la proprietà dei loro campi lasciando morire di fame in Cina ma anche in Ucraina e in Russia più di 80 milioni di persone”. “Solo in Ucraina – ha continuato – la carestia provocata artificialmente dai comunisti determinò almeno 5 milioni di morti” ha aggiunto l’ex premier, secondo cui “per molti dei nostri avversari, essere di sinistra è un partito preso, è una moda, è un atteggiamento, un modo per far carriera, magari anche per mettersi in tasca un ricco stipendio parlamentare. Per noi – ha concluso – fare politica è invece batterci per i nostri valori, per la nostra libertà, per i nostri figli, per il futuro del nostro Paese, fieri e orgogliosi dei nostri ideali”.

Nei venti minuti di durata del video, sono state sedici le volte in cui la platea ha sottolineato con applausi le parole del leader. I partecipanti hanno ascoltato il discorso in silenzio ma sono comunque tanti gli applausi che sono scattati, in particolare quando Berlusconi ha parlato della sua discesa in campo, della lotta ai comunisti e alla sinistra, del futuro del partito e del fatto che è un pilastro essenziale del governo, sul contrasto alla Cina. Al termine della kermesse tutti i ministri e i vertici di Forza Italia sono saliti sul palco. “Questo evento – ha detto Tajani – ha ridato l’orgoglio di essere di Forza Italia” di cui Berlusconi è “il leader”.

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