“A Roma ci hanno impedito di usare gli spazi comunali per le affissioni pubbliche per pubblicizzare una campagna del 5 per mille e di informazione sulla legalizzazione della cannabis”. È la denuncia che arriva da Meglio Legale, l’associazione coordinata da Antonella Soldo, regolarmente iscritta nel registro del terzo settore, che tratta il tema della legalizzazione della cannabis.

“Dall’ufficio delle attività produttive ci è arrivato via Pec un diniego non motivato – spiega nel video Soldo – dicendo che la nostra richiesta è respinta”. Nella campagna si vede una foto della coordinatrice, Soldo, con una foglia di canapa in mano e la frase “se non ci pensa lo Stato, ci pensa la mafia”. La stessa richiesta, spiegano dall’associazione, è stata accettata nelle città di Palermo, Napoli, Firenze, Bologna, Modena, Padova, Venezia, Milano e Torino. “L’unico diniego – dicono – è arrivato dall’amministrazione del Sindaco Roberto Gualtieri (PD)”. Una “censura” secondo la realtà associativa, immotivata. Nella comunicazione, firmata dal Direttore del Dipartimento Sviluppo economico e attività produttive, Tonino Egiddi, il comune scrive: “La richiesta di affissione non viene accolta da questa Amministrazione a seguito di valutazioni d’ufficio”.

Il fatto ha dell’incredibile: la nostra è un’associazione iscritta nel registro del terzo settore. Una condizione che comporta oneri di controllo e trasparenza e benefici. Tra questi benefici c’è quello di poter chiedere gli spazi di affissioni comunali a canone agevolato. Una cosa che abbiamo ottenuto in ben 9 città amministrate da sindaci di sinistra, di destra e civici”, dicono ancora dall’associazione che chiede direttamente a Gualtieri le motivazioni della domanda respinta. Da oltre venti giorni la questione è all’attenzione della segreteria del Sindaco Roberto Gualtieri a cui Meglio Legale si è rivolta per il tramite di consiglieri comunali e parlamentari del Pd, senza ottenere alcuna reazione: “Ora, impugneremo la questione al TAR, sapendo che questo comunque non ci permetterà di poter fare le affissioni in tempo, ovvero entro la scadenza delle dichiarazioni dei redditi a giugno, provocando un danno enorme per un’organizzazione come la nostra che vive solo del libero contributo di chi decide di sostenerla”.

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