Il virus dell’aviaria “ha fatto tanti giri tra gli animali e si è riassortito e mutato“. Lo dice Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova, intervistato dall’agenzia AdnKronos. “La signora cinese 56enne morta (in Cina, ndr) dopo aver contratto la variante H3N8 dell’influenza aviaria – spiega Bassetti – aveva tantissime altre comorbidità e aveva avuto contatti diretti con il pollame. Registriamo casi di contagi animale-uomo con aviaria ma non di casi di trasmissione interumana. Sicuramente si deve continuare a vigilare perché l’influenza aviaria è un argomento che ci farà compagnia per i prossimi anni”. Questo virus purtroppo ha fatto tanti giri tra gli animali e si è riassortito e mutato”. Se ci siano o meno rischi per l’Occidente, Bassetti chiarisce: “Direi che abbiamo capito che non ci sono differenze tra Est e Ovest, i virus viaggiano senza confini. Non esiste un virus di una parte del mondo e non dell’altra – avverte -. Il rischio per l’Occidente sarà tanto minore quanto saprà intercettare rapidamente i problemi”.

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