Il Parlamento europeo ha dato via libera alla direttiva sulle case green per l’efficienza energetica degli edifici in tutta Europa. I voti favorevoli sono stati 343 mentre i contrari 216 e 78 gli astenuti. Il provvedimento è stato emendato dal parlamento in più parti. Si tratta però solo del primo passaggio dell’iter che porterà all’entrata in vigore della direttiva il cui via libero definitivo spetterà ai governi. Il testo sarà infatti adesso oggetto di negoziato finale tra Consiglio Ue (composto dai i governi europei, ndr) e la Commissione Ue prima di tornare nuovamente nell’Aula per la definitiva approvazione. “Abbiamo visto che vince la ristrutturazione con forza, degli edifici. Ora rinvio in testo in Commissione per i negoziati istituzionali”, ha annunciato in Aula il relatore (membro dei Greens) Ciarán Cuffe. La proposta di direttiva prevede l’obbligo di realizzare interventi di efficientamento energetico sugli immobili europei. Seppur con diverse eccezioni e deroghe in base alla direttiva tutte le abitazioni residenziali dovranno arrivare alla classe energetica “E” entro il 2030 e alla “D” entro il 2033. Mentre nel 2050 si dovrebbe arrivare alle emissioni zero.

“La direttiva sulle Case Green approvata in Parlamento europeo è insoddisfacente per l’Italia. Anche nel Trilogo, come fatto fino a oggi, continueremo a batterci a difesa dell’interesse nazionale”. Lo afferma il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto. “Un’altra direttiva sulla testa e sul portafoglio di 8 milioni di famiglie italiane, una mazzata economica in un momento di grande difficoltà per tanti”, così il ministro dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini.“Siamo molto soddisfatti che il Parlamento Europeo abbia approvato la direttiva sulle case green per l’efficienza energetica degli edifici in tutta Europa: è la risposta migliore a un governo, quello italiano, che ha intrapreso una politica del terrore sul clima e sul risparmio energetico, totalmente incentrata su informazioni false. Si tratta di una grande opportunità per accelerare sulla strada della transizione energetica, che produrrà vantaggi occupazionali e aiuterà a contrastare la crisi climatica”, afferma il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli.

“Gli esponenti della maggioranza politica italiana hanno votato contro e di questo li ringraziamo. La vicenda, però, non si conclude qui. Da oggi, infatti, ha inizio una fase di negoziazione che vedrà protagonisti anche i governi dei Paesi dell’Unione”, afferma in una nota, Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia. Il Gruppo Renew Europe accoglie viceversa con favore l’odierno sostegno in plenaria alla revisione della Direttiva sul rendimento energetico nell’edilizia, “un elemento chiave nell’ambito del pacchetto Fit for 55 per raggiungere un parco edifici a emissioni zero entro il 2050. Con i prezzi dell’energia alle stelle in Europa, evitare gli sprechi energetici negli edifici rappresenta l’opportunità più semplice per ridurre le emissioni di gas serra, diminuire la domanda di importazioni di energia e ridurre i costi per le famiglie e le imprese”.

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