“Luca ha sempre lottato ma negli ultimi giorni era un uomo stanco, sfinito, anche se nei momenti di lucidità reagiva, tornava ad essere lui, Luca, col suo sorriso. Ci siamo sempre voluti bene, mi mancherà, mancherà a tutti, ma sento che è vicino a noi, prego e spero che sia così, ne sono davvero convinto”. Così Roberto Mancini ricorda, in un’accorata intervista al Corriere della Sera, l’amico fraterno Gianluca Vialli, scomparso il 6 gennaio dopo una lunga malattia. Fino all’ultimo ha sperato che il compagno di tante partite ce la facesse: “Ci abbiamo sperato tutti, non solo io, confidando che ci potesse essere una svolta. Poi, lui è stato forte. Ha lottato, con coraggio. I medici curanti non erano certo felici dei suoi spostamenti, dei suoi blitz in Italia in nome dell’amicizia, ma lo faceva perché questi momenti conviviali, questa voglia di vederci e di stare insieme, gli davano gioia. Anche se gli causavano grande fatica. Luca è sempre stato un guerriero, certo che vederlo così sofferente è stata una prova durissima per tutti noi che gli abbiamo voluto bene“. L’immagine simbolo della loro amicizia è quell’abbraccio liberatorio dopo la vittoria dell’Europeo, uno scatto passato subito alla storia: “In quell’abbraccio c’è tutto: la gioia, i nostri sentimenti, il momento difficile che stava vivendo Luca, la sua lotta contro la malattia, la conquista dell’Europeo a Londra, casa sua: vincere lì per lui è stato importante“.

Domani, lunedì 9 gennaio, si terranno a Londra i funerali in forma privata, così come ha voluto Vialli: in contemporanea a Cremona, la sua città natale, è stata proclamata una giornata di lutto cittadino. Le bandiere civiche sugli edifici pubblici della cittadina lombarda saranno esposte a mezz’asta in segno di lutto e sarà inoltre osservato un minuto di silenzio alle 12 negli uffici pubblici, mentre in serata è prevista una messa in suffragio nella parrocchia del Cristo Re. Già da ieri, sabato 7 gennaio, su tutti i campi della Serie A si è osservato un minuto di silenzio, tra gli applausi del pubblico e la forte commozione.

A Torino, in occasione del match di campionato tra Juvenuts e Udinese, è stata letta in campo la commovente lettera aperta di Gianluca Pessotto, suo ex compagno di squadra: “Ciao Luca, siamo sicuri che questa sera sei qui da qualche parte in mezzo a noi, siamo venuti qui in tanti per farti sapere che non ti dimenticheremo mai e non smetteremo mai di volerti bene, così come è stato dal primo giorno. Sei stato una guida in campo e fuori, compagno di spogliatoio, di vittorie, capitano e amico. Nessuno potrà scordare la tua ironia, il tuo carisma, la tua tenacia. Nessuno scorderà le emozioni che ci hai regalato con le giocate e con i gol, ci mancheranno i tuoi sorrisi. Qui allo stadio siamo tutti pronti ad abbracciarti come siamo stati sempre pronti ad esultare ad ogni tua prodezza. Ciao capitano, fai buon viaggio, ti vogliamo bene”, ha scritto. Poi gli applausi e i cori ripetuti più volte durante i primi minuti del match di campionato con l’Udinese. I tifosi della Juventus presenti all’Allianz Stadium hanno voluto salutare così il grande campione, nello sport e nella vita. Da “Luca Vialli segna per noi” a “Sarai sempre con noi, non ti lasceremo mai”, la curva bianconera ha ricordato il suo capitano della Champions League vinta dalla Vecchia Signora nel 1996.

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