La senatrice di Italia Viva Silvia Fregolent ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che ha come oggetto la vacanza in montagna dell’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte. A pubblicare le foto dell’ex premier al Grand Hotel Savoia di Cortina d’Ampezzo era stato Dagospia. Conte è stato ospite dell’albergo con la compagna Olivia Paladino. Nell’immediato l’area del polo centrista aveva sollevato la polemica sostenendo l’esistenza di una contraddizione tra la vacanza in un hotel di lusso e il sostegno del leader del Movimento 5 Stelle a misure di contrasto alla povertà come il reddito di cittadinanza. A questo si erano aggiunte poi le dichiarazioni al Corriere della Sera della ex moglie di Conte, l’avvocata dello Stato Valentina Fico, la quale aveva spiegato tra l’altro che il leader M5s ha dormito nell’albergo di Cortina per una sola notte e che era la prima volta che andava a Cortina dove la compagna e la figlia di lei avevano passato i giorni successivi a Capodanno. “La compagna è miliardaria – aveva aggiunto Fico tra l’altro – Dove volete che passi le vacanze? In un ostello? E lui era ospite, non ha mica pagato”.

Questo per Italia Viva merita un intervento del ministro dell’Interno al quale la senatrice Fregolent chiede “se il Viminale sia a conoscenza di quanto riportato, se la scorta dell’on. Giuseppe Conte sia stata impegnata a tutela dello stesso durante il suo pernottamento nel periodo di Capodanno, con quante unità, dove sia stata fatta alloggiare e quanto sia stato speso dalle forze dell’ordine per il suddetto periodo”. In un comunicato Italia Viva precisa che l’interrogazione serve a “capire quante persone della scorta hanno seguito l’onorevole Conte, in quale struttura abbiano alloggiato, con quanti mezzi si siano mossi e a quanto ammonti il costo per il contribuente. L’onorevole Conte, celebre per aver chiesto a Renzi di rinunciare alla scorta per andare a Palermo, ha tutto il diritto di andare in vacanza dove vuole. Purché paghi regolarmente e purché rispetti le altrui scelte oltre che le fisiologiche regole di trasparenza previste dalla Camera dei deputati e dalla Legge italiana”. Fregolent sottolinea anche il silenzio di Conte e del M5s su “quanto sia costato l’intero soggiorno e chi lo abbia pagato”.

Poiché a Cortina c’è andato anche Matteo Renzi – che del partito di Fregolent è il leader – in una nota Italia Viva ha anche voluto precisare che il senatore “ha pagato il proprio soggiorno presso l’hotel in cui ha alloggiato a Cortina con un regolare bonifico bancario circa un mese prima. Nei giorni del Capodanno infatti trovare posto nella località montana veneta non è semplice e le strutture chiedono, giustamente, il pagamento anticipato. La scorta del senatore Renzi, composta di due unità, ha alloggiato in altra struttura rispetto al senatore. Le due unità sono state infatti alloggiate assieme alle scorte di altre personalità quali il presidente del Senato e il ministro del Turismo. Il senatore Renzi si è recato a Cortina con auto privata ed è rientrato da Cortina con auto privata”.

Vale la pena ricordare infatti che a Cortina d’Ampezzo, come ha ricordato una cronaca di Chi nei giorni scorsi, sono stati visti lo stesso Renzi, la ministra del Turismo Daniela Santanchè, il presidente del Senato Ignazio La Russa e il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

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