Alla presentazione ufficiale manca ancora qualche mese, ma il marchio Volkswagen ha già cominciato a promuovere la nuova ammiraglia elettrica, anticipata come Aero e verosimilmente destinata a diventare ID.7. La probabile erede a zero emissioni della Passat è uno dei 10 nuovi modelli promessi entro il 2026. Il prototipo è stato esibito ancora in versione camuffata (peraltro con degli intriganti accenti luminosi sulla carrozzeria (32 chilogrammi di peso aggiuntivi per effetto della particolare vernice elettroluminescente, 40 strati, dei relativi cablaggi) in occasione del Consumer Electronic Show di Las Vegas (5-8 gennaio).

La berlina, che sarà disponibile anche in declinazione station wagon, dovrebbe contendersi i clienti con la Tesla Model S in tempi relativamente rapidi: dopo il debutto primaverile, l’avvio della commercializzazione è programmato per l’autunno, mentre in Italia le prime consegne dovrebbero avvenire con l’inizio del 2024.

Pur essendo di dimensioni più importanti rispetto al resto della gamma ID. (incluso il Bulli elettrico ID. Buzz che nella sua versione a passo corto si ferma a 4,72 metri: l’annunciata variante a passo lungo non è ancora stata presentata), l’ammiraglia non è stata sviluppata sull’architettura Premium Platform Electric impiegata da Porsche e Audi, ma sempre sulla MEB. La ID.7 dovrebbe sfiorare i 5 metri di lunghezza e offrire spazi generosi. Le indiscrezioni danno la berlina con una potenza massima fino a 400 Cv, a trazione posteriore o integrale a seconda dell’utilizzo di una (abbinata alla batteria da 77 kWh) o due unità elettriche. Nella versione più razionale, l’autonomia dovrebbe raggiungere i 700 chilometri nel ciclo di omologazione Wltp.

Sul fronte della strumentazione e dell’infotainment, il prototipo della ID.7 costituisce un passo in avanti rispetto al resto della gamma elettrica. Intanto per le dimensioni dello schermo riservato al guidatore, che diventa di 15”, e poi per la funzionalità dei comandi e del sistema di climatizzazione.

La grande sfida di Volkswagen è sul fronte estetico. Anche se lo scorso novembre il costruttore ha raggiunto il mezzo milione di ID. commercializzate a livello globale, il gradimento per le linee della gamma resta contenuto. Non a caso è già pronto il restyling anticipato della ID.3, lanciata alla fine del 2020. Lo stile di Volkswagen è stato affidato all’ex numero uno del design di Skoda, lo slovacco Jozef Kaban (50 anni il 4 gennaio), ma i modelli elettrici di Volkswagen sono nati sotto la responsabilità di Klaus Bischoff Zyciora. La 61enne matita tedesca aveva prima guidato il design del marchio e dal 2020 quello dell’intero gruppo. Nell’ultimo giro di nomine voluto da Oliver Blume, da settembre nuovo amministratore delegato del colosso di Wolfsburg al posto di Herbert Diess, Bischoff Zyciora è stato congedato (lascerà l’azienda) per richiamare Michael Mauer, che manterrà anche la direzione dello stile di Porsche. Mauer aveva già avuto la stessa responsabilità fra il 2015 e il 2020, prima che Diess gli sfilasse l’incarico. Nella crescita del gruppo e del marchio il design è evidentemente strategico.

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