La Russia comincia il 2023 di guerra contro l’Ucraina con “un deficit”, perché lo stock di missili “sta per esaurirsi“. Parola di Vadym Skibitsky, vicecapo dell’intelligence di Kiev, che ha parlato in conferenza stampa dopo la notte di Capodanno, durante la quale la contraerea ucraina ha distrutto 45 droni kamikaze Shahed-131/136 di fabbricazione iraniana lanciati dalle forze russe. Per gli 007 di Kiev, però, c’è una buona notizia: la Russia, sostiene Skibitsky, ha a disposizione missili da crociera per lanciare al massimo altri tre attacchi su larga scala contro l’Ucraina. Dall’altra parte, anche Mosca cerca di indebolire il potenziale offensivo del Paese di Volodymyr Zelensky: i raid delle ultime ore hanno preso di mira fabbriche di droni e siti di lancio, ha fatto sapere il ministero della Difesa russo.

Il deficit russo, ha spiegato il numero due dell’intelligence, “è principalmente correlato ai missili balistici Iskander. Come si può vedere, usano questo tipo di armi da molto tempo. Si tratta di balistica”. E anche lo stock di missili Kalibr “sta per esaurirsi”, ha detto Skibitsky. “I nostri calcoli sono molto semplici – ha aggiunto – il massimo di cui la Russia è capace sono due o tre missioni di attacco della stessa potenza che abbiamo visto negli ultimi tempi”, ha aggiunto. Spiegando poi che, secondo gli standard militari russi, le armi ad alta precisione sono i missili da crociera Kh-101, Kh-555 e i Kalibr.

Secondo l’alto ufficiale la produzione di missili in Russia continua, sebbene sia leggermente diminuita. Il capo dell’intelligence ucraina, Kyrylo Budanov, aveva stimato di recente che Mosca ha ancora circa 150 missili, che potrebbero essere sufficienti per due massicci attacchi su larga scala contro l’Ucraina.

Intanto proseguono gli attacchi lanciati da Mosca tramite droni kamikaze. Uno di questi, che ha sorvolato sulla capitale Kiev la notte di Capodanno, portava la scritta ‘Buon Anno’. Lo riporta in un tweet il Kyiv Post, che rilancia un’immagine pubblicata dal capo della polizia della regione di Kiev, Andriy Nebytov, con i frammenti del velivolo e il messaggio delle forze russe. “Nella notte tra il 31 dicembre 2022 e il primo gennaio 2023, gli invasori russi hanno attaccato l’Ucraina con droni kamikaze Shahed-131/136 di fabbricazione iraniana. Quarantacinque droni d’attacco sono stati distrutti grazie al lavoro della difesa aerea dell’Aeronautica Militare in collaborazione con la difesa aerea di altri elementi delle Forze di Difesa dell’Ucraina”, si legge nel messaggio del Comando delle Forze aeree. “Tredici droni sono stati abbattuti nel 2022 e 32 nel 2023”, precisa il Comando.

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