“Sono la prima a dire che in caso di bisogno è necessario andare incontro al debitore. Ma perché non c’è nessuna clausola che condizioni la concessione dello sgravio a una verifica della condizione del soggetto?”. A domandarlo al ministro Giancarlo Giorgetti durante l’audizione sulla manovra del governo Meloni in commissione Bilancio è stata l’ex sottosegretaria all’Economia (oggi deputata Pd) Maria Cecilia Guerra. Il tema è quello della “tregua fiscale”, che il governo nega sia un condono anche se la relazione tecnica dice il contrario (ma “sullo stralcio ammetterà che è un condono”, ha ironizzato Guerra). “L’Agenzia delle Entrate sarebbe assolutamente in grado di fare il controllo – ha proseguito – se è disposto ad accettare un emendamento che vada in questo senso, sono con lei. In caso contrario, dovete smetterla di dire che lo fate per le situazioni di bisogno“. “Si tornerà sull’argomento – ha replicato l’esponente della Lega – l’ambizione è di intervenire, il prossimo anno, sul sistema fiscale. Sono anch’io dell’idea che debba essere adeguatamente valutata la situazione di disagio del contribuente”.

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