La Lega e tutta la politica danno l’addio a Roberto Maroni, ex ministro, presidente della Regione Lombardia, segretario federale e anima critica del partito, morto tre giorni fa a 67 anni per una grave malattia. I funerali di Stato, deliberati ieri dal Consiglio dei ministri, sono iniziati alle 11 nella Basilica di San Vittore a Varese. Presenti la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni (accolta da un applauso), Ignazio La Russa, esponenti del governo e tutto lo stato maggiore della Lega con il segretario Matteo Salvini, Giancarlo Giorgetti e i tre presidenti del Carroccio (Zaia, Fedriga e Fontana). I cittadini hanno potuto seguire le esequie da un maxi schermo allestito in corso Matteotti. A parlare coi giornalisti è stato il sindaco di Milano, Beppe Sala: “Era un amico e molto anche un confidente, una persona di cui ci si poteva fidare. Quando c’erano cose delicate e volevi confrontarti con qualcuno, con lui eri sicuro che non sarebbero uscite dalla stanza. Era quel tipo di persona e manca per questo. Ha rappresentato uno stile che oggi anche in generale nella politica non vediamo più, quello stile dialogante che dovrebbe caratterizzate tutti. Era molto visionario – ha continuato Sala – Aveva una capacità di guardare molto avanti nei tempi, che mancherà. Le Olimpiadi le abbiamo portate a casa anche grazie a lui. Ma soprattutto in lui c’era una incrollabile fiducia sul fatto che lo si potesse fare e che si potevano fare le cose con coraggio. Era un uomo molto coraggioso”.