I capi dei clienti della tintoria ‘Il Ciclone’ sono ancora dentro il negozio. Fuori dalla vetrina un cartello, scritto a penna, avvisa dello sfratto esecutivo che, nel giro di poche ore, ha fatto chiudere la lavanderia di via Alessandria, nel quartiere Salario di Roma. Tutti i vestiti dei clienti, lenzuola, piumini e coperte, però, sono rimasti all’interno del negozio. I fatti risalgono a settembre, quando, dopo la serrata, l’ufficiale giudiziario ha attaccato un foglio con queste istruzioni: coloro che devono riprendere i vestiti possono concordare con l’ex titolare un giorno di ritiro. Se i capi non saranno recuperati, “verranno portati in discarica a partire dal primo ottobre”. Al numero di telefono presente sull’avviso non risponde nessuno.

Iniziano, così, gli scambi di Pec tra gli utenti e i proprietari dello stabile, supportati dall’intervento dei carabinieri di via Clitunno che si sono occupati del caso. Il 22 settembre e l’11 ottobre sono state organizzate due giornate per far recuperare i capi ai clienti, ma, come riportato dal Messaggero, a due mesi dalla chiusura, sono ancora molte le persone che non sono ancora riusciti a riavere le loro cose.

Immagine in evidenza d’archivio

Articolo Precedente

L’appello del Papa per i negoziati: “Potenti giocano con missili e bombe”. Crosetto: “La pace non è gratis, pronti a nuove armi”

next
Articolo Successivo

Violento temporale si abbatte tra Avellino e Salerno: centinaia di automobilisti bloccati sul raccordo autostradale – Video

next