“Mi sono trovata schiacciata da meccanismi che erano tutto a parte apertura e allargamento. E’ un partito ancora fortemente maschilista in cui se si vuole contare ci si deve piegare alle logiche delle correnti. Va detto se vogliamo cambiare. I due segretari, da quando sono entrata io, hanno provato a modificare la struttura del partito ma non hanno avuto l’esito sperato“. Lo ha detto Valentina Cuppi che nel suo durissimo intervento alla Direzione del Pd ha criticato la struttura del partito che, ha specificato, “gli ultimi due segretari hanno provato a modificare senza avere l’esito sperato”. Cuppi, sindaca del comune di Marzabotto, era terza in lista alla Camera nel collegio di Bologna ma, probabilmente anche a causa della sua posizione non particolarmente favorevole, non è riuscita a entrare in Parlamento. “Con la scelta della mia posizione in lista non si è messa Marzabotto in cima alle priorità e questo fa più male. Con me è stata scelta Marzabotto, che è un simbolo, questo significa essere conseguenti. Non è stato così. Qualcuno qui pensa che parlare di antifascismo sia anacronistico e se ci troviamo al governo il partito della Fiamma tricolore vuol dire che non abbiamo fatto quello che andava fatto in precedenza”.
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