Si sono avvicinate al cancelliere tedesco Olaf Scholz, si sono tolte le felpe e sono rimaste a petto nudo. Sul loro corpo è spuntata la scritta: “Gas embargo now” (ovvero Embargo sul gas ora“), a caratteri cubitali. È la protesta messa in atto ieri, 21 agosto, a Berlino, da due esponenti di Femen (movimento femminista di protesta nato in Ucraina nel 2008). Scholz stava tenendo un discorso in occasione dell’apertura al pubblico dei giardini della Cancelleria e dei ministri, quando è stato interrotto dalle femministe.

I fatti si sono svolti nel giro di pochi secondi, prima che gli agenti della sicurezza intervenissero per bloccarle e allontanarle. Le due, oltre a spogliarsi davanti al cancelliere, rimasto impassibile, hanno lanciato per aria finte banconote e urlato “basta soldi a Putin”. Quella di ieri ha rappresentato solo l’ultima dimostrazione di sfiducia nei confronti del cancelliere, che sabato 20 agosto è stato accolto con fischi ad un incontro con la cittadinanza a Neuruppin, nella Germania orientale.