Sarà il “portavoce e rappresentante del pensiero dei giovani”, assunto – e retribuito – per aiutare il Comune di Genova “a rispondere alle volontà, ai bisogni e ai desideri dei ragazzi e dalle ragazze di oggi”. Il 16enne Benedetto Pesce Maineri è il primo “sindaco dei giovani” del capoluogo ligure, inedita carica istituita in campagna elettorale da Marco Bucci, rieletto primo cittadino col pieno di voti. Martedì, alla presentazione della nuova giunta, molte delle telecamere erano proprio per lui, il “mini-sindaco“: studente al liceo classico D’Oria, già vicepresidente della Consulta giovanile del Comune, si è presentato alla cerimonia in completo blu e cravatta con il motivo della bandiera genovese, più spilla coordinata, proprio come il sindaco “vero”. E ha parlato da politico d’esperienza: “Ho in mente un pacchetto di attività culturali e di approccio al mondo del lavoro da presentare scuole e aziende, così da coinvolgere i giovani a 360 gradi”, rivela. Promettendo che in cinque anni cancellerà la nomea di Genova “città per anziani”. Con Bucci che ha assicurato: “Gli daremo un ufficio e stiamo anche cercando il modo di retribuire il suo lavoro, dobbiamo solo inquadrare la cosa dal punto di vista normativo”.

Per selezionare il più adatto a ricoprire la carica, in teoria il sindaco aveva lanciato una “call di evidenza pubblica” rivolta a tutti i cittadini nella fascia 15-35 anni. In pratica non ha dovuto sforzarsi troppo: la scelta è caduta su un suo fan sfegatato, già inserito nel suo entourage e rampollo di una famiglia ben agganciata con l’amministrazione. Il padre, l’avvocato Luca Pesce Maineri, è stato infatti consulente di Amiu, la municipalizzata dei rifiuti, “con funzione di coordinamento dei legali esterni” e compenso di 28mila euro l’anno, dal 2018 al 2021. E condivide lo studio legale con Matteo Campora, appena confermato assessore ai Trasporti, uno dei fedelissimi di Bucci. Anche la zia, Paola Pesce Maineri, gravita nell’orbita del sindaco: è fresca di elezione a consigliera del Muncipio VII Ponente nella civica “Vince Genova – Bucci sindaco”, la più forte delle liste della coalizione. E ha riempito i social di foto in cui posa insieme al fratello, al sindaco e al nipotino, ringraziando proprio Campora per averla “convinta” a candidarsi. In una foto pubblicata sul proprio profilo Facebook, inoltre, il giovane Benedetto compare a un evento elettorale accanto al manifesto dell’assessore. Il quale, contattato dal fatto.it, dice di non essersi interessato alla procedura di selezione e di non aver nemmeno saputo che il figlio del collega avesse intenzione di partecipare.

Scorrendo i social del giovane Benedetto, peraltro, le simpatie politiche risultavano piuttosto chiare già prima della nomina. A mezzanotte del 13 giugno, subito dopo la chiusura delle urne delle comunali, pubblica su Facebook il primo exit poll che dà Bucci in vantaggio sullo sfidante Ariel Dello Strologo: “Nient’altro da aggiungere, grandissimo sindaco Bucci“, festeggia. Il giorno dopo è in Municipio per l’insediamento: “Ci aspetta un altro fiorente mandato, forza Superba”, scrive. Anche su Instagram (dove ha già cambiato lo username in “sindaco_dei_giovani_genova”) si trova una galleria di foto-spot di Bucci, dei suoi assessori e del referente ligure della Lega Edoardo Rixi. Insomma, per essere una selezione “aperta” il vincitore che ne è uscito è piuttosto caratterizzato. Raggiunta dal fatto.it, l’assessora agli Affari legali del Comune Lorenza Rosso spiega che al bando sono arrivate poco più di venti candidature, vagliate da una commissione tecnica che ha scelto Pesce Maineri per la sua esperienza amministrativa. E chiosa: “È molto in gamba, penso che da grande farà il politico. Potremmo ritrovarcelo in Parlamento”.

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