La gita è stata annullata ma le caparre per il viaggio studio in Inghilterra sono rimaste nelle mani dell’agenzia che, pur volendo, non ha potuto restituirle ai genitori perché il Decreto Milleproroghe prevede che le imprese turistiche emettano dei voucher come rimborso. Una situazione paradossale che vede i dirigenti scolastici con le mani legate e le famiglie arrabbiate con le scuole perché non hanno più avuto indietro (fino a oggi) i soldi anticipati. A sollevare la questione sono stati i genitori della media statale “Maria Maltoni” di Pontassieve. Si tratta di circa 45 famiglie che nel 2019 avevano versato una prima quota di 470 euro per un viaggio in Inghilterra da tenersi nella primavera del 2020.

Peccato che il Covid abbia bloccato ogni spostamento all’esterno e chiaramente anche i viaggi d’istruzione. Una sciagura per i ragazzi che si sono visti sfumare il loro sogno ma anche per le famiglie che si sono trovate in difficoltà economica e con 500 euro in meno in tasca. La scuola, allora diretta da un’altra dirigente rispetto all’attuale, aveva deciso di rinviare il viaggio in altri momenti, chiaramente non precisati, vista la situazione. A settembre una nuova comunicazione dell’istituto annuncia che presto verrà indicata una nuova data del viaggio tanto atteso ma a oggi nessun alunno è partito. Un continuo rinvio che ha fatto indignare alcuni genitori che nei giorni scorsi si son fatti sentire dalla nuova dirigente, Adriana Aprea che contattata dal Fatto Quotidiano.it spiega: “Noi non possiamo fare nulla. L’agenzia cui erano state versate le caparre ci ha comunicato che come prevede la Legge sta emettendo dei voucher della cifra corrispondente a quanto dato dai genitori. Posso solo dire quanto mi è stato riferito non posso fare altro”.

L’agenzia “Primavera” di Pontassieve che ai tempi era stata scelta per organizzare il viaggio non ha alcun problema a spiegare il caso: “Il Decreto del 2020 ha permesso a tutti gli operatori del nostro settore – spiega Giulia Moretti – di agire con dei voucher rispetto agli acconti rimasti in sospeso. Bisogna tener conto, infatti, che abbiamo comunque una serie di costi che vanno ammortizzati. Per quanto riguarda i viaggi d’istruzione, quando si è registrato il fatto che le gite fossero bloccate, è stata fatta un’ulteriore proroga per l’utilizzo dei voucher fino al 28 giugno 2022. Anche noi abbiamo dato la possibilità alle famiglie di utilizzare questa soluzione per ogni tipo di viaggio, anche di piacere chiaramente. Comprendiamo le difficoltà di tutti e proprio per questo al termine di questa proroga, restituiremo alla scuola la cifra di coloro che non hanno usato i voucher”. Una situazione dove lo Stato da una parte ha giustamente garantito gli operatori del turismo che con la pandemia hanno subito dei gravi danni economici ma dall’altro canto ha danneggiato le famiglie che si sono viste costrette ad una scelta a senso unico.

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