- 11:18 - Donne in ambiti economico-finanziari, Tinagli: "Poche e poco interessate"
Roma, 14 mag. (Adnkronos) - “Ci si interroga sempre sulle politiche di conciliazione, quindi tra lavoro e famiglia. Possono essere tanti i canali attraverso cui si cerca di intervenire in un cambiamento che, a mio avviso deve essere anche, e soprattutto, culturale perché le policies non bastano. Ricerche recenti mostrano, per esempio, come nel 65% dei casi dei nuclei familiari il budget è gestito dall'uomo. La donna è poco inclusa anche nelle decisioni economiche e familiari. Ma molte donne sono poco interessate alle tematiche finanziarie, economiche e quindi si fa più fatica anche ad includerle”. Lo ha detto l’onorevole Irene Tinagli, presidente della commissione Affari economici e monetari del Parlamento europeo, partecipando, questa mattina a Milano, alla presentazione dei dati dello studio ‘Donne, lavoro e sfide demografiche. Modelli e strategie a sostegno dell’occupazione femminile e della genitorialità’, di Fondazione Gi Group e Gi Group Holding, realizzato in collaborazione con Valore D.
“Tutte le autorità e agenzie economiche europee, al momento del mio insediamento, erano guidate da uomini - spiega l’onorevole Tinagli - E le rose di nomi per le nuove nomine erano fatte solo di uomini. Non era una questione di discriminazione nella scelta, ma proprio nella preselezione, a monte. Sono poche le donne che si propongono per ruoli di leadership in istituzioni economiche e finanziarie di alto livello. Abbiamo cercato allora di agevolare i requisiti, di coinvolgere attivamente le persone. Oggi, alla fine di questi cinque anni, la maggior parte delle posizioni di vertice delle agenzie economiche europee, dall'autorità per la vigilanza sui mercati, alla banca centrale europea ovviamente, ma anche l'autorità per la vigilanza sui fondi pensione, sono tutti guidati da donne bravissime”.
Questi ruoli servono per “aprire la strada a politiche che aiutino altre generazioni di donne. Ora che abbiamo portato delle donne in finanza - conclude Tinagli - dobbiamo portare la finanza fra le donne per colmare quel gap, avere più donne in ruoli di rilievo per coinvolgere tutte le donne nell'economia e nei processi finanziari a tutti i livelli”.
- 11:18 - Baccini: "Così Fiumicino continua a crescere dimostrando di non essere una dependance dell’aeroporto"
(Adnkronos) - Baccini: “Il porto commerciale rappresenta un’altra tappa della crescita costante di Fiumicino come città. Eravamo considerati come una dependance dell’aeroporto di Fiumicino ma stiamo dimostrando di essere molto di più tra BluEconomy e Green Economy. Grazie all’impegno di Ministero dei Trasporti e Autorità Portuale e della nostra città, metteremo in sicurezza tutta la flotta dei pescherecci e parte della cantieristica. Un work in progress molto importante. Stiamo sistemando tutti i problemi del demanio marittimo e abitativo. Fiumicino conta 24 chilometri di costa, siamo quasi 90.000 persone, insomma una città in pieno sviluppo e sono contento di aver ricevuto tante personalità importanti nella città che rappresento”
Ha spiegato Mario Baccini, Sindaco di Fiumicino al termine della presentazione del progetto per la realizzazione del nuovo porto commerciale di Fiumicino
- 11:18 - Parità di genere, Fasani (Open-es): "Nelle Pmi coinvolgere proprietà"
Roma, 14 mag. (Adnkronos) - "In Italia, più di tre quarti della forza lavoro è all'interno del comparto delle piccole e medie imprese. Più dell'80% delle imprese in Italia ha una proprietà come persona singola o con una guida familiare. All'interno del comparto Pmi, un cambiamento culturale" per la parità di genere "significa arrivare all'imprenditore, all’imprenditrice, alla famiglia che guida l'azienda e creare una convergenza, una comunione di visione su questo tipo di obiettivi". Lo ha detto Stefano Fasani, Program Manager di Open-es, partecipando, questa mattina a Milano, all’evento di presentazione dello studio ‘Donne, lavoro e sfide demografiche. Modelli e strategie a sostegno dell’occupazione femminile e della genitorialità’, di Fondazione Gi Group e Gi Group Holding, realizzato in collaborazione con Valore D.
“Open-es è un'alleanza, una community di piccole e medie imprese coinvolte dai propri capofiliera, banche, assicurazioni, associazioni, per intraprendere percorsi di sviluppo sostenibile - spiega Fasani - conta ad oggi più di 19 mila imprese e più di 100 mila pmi sono in fase di onboarding. Questa alleanza lanciata da Eni con Boston Consulting Group e Google Cloud, a cui si sono aggiunte ad esempio realtà come Unicredit, WeBuild, Engineering e, oggi siamo orgogliosi di annunciare, da pochi giorni, anche la partnership con Valore D. Bisogna discutere, aprirsi, parlare e dare delle soluzioni semplici”.
Quando “parliamo di piccole e medie imprese, parliamo di persone - sottolinea Fasani - Abbiamo coinvolto i dipendenti e i responsabili di queste Pmi, nell’Open-es Camp, un campus formativo. Per il project work finale potevano scegliere qualsiasi dimensione del modello Esg, ma più del 25% delle persone ha scelto un’iniziativa sulle tematiche della diversità e dell'inclusione. Molti ad esempio provavano ad interrogarsi su come introdurre concetti di smart working anche all'interno delle loro realtà. Può sembrare banale, ma per un'attività che si fa in campo, riuscire a mettere a terra questo tema della flessibilità di orario, per andare incontro alle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori, anche a supporto dei percorsi di genitorialità, è già un primo passo importante - conclude - questi sono esempi di azioni concrete con cui ogni azienda può dare il suo contributo a questo obiettivo comune".
- 11:17 - Congedo parentale, Pirrò (Vodafone): "Non bastano policy condividere esperienze positive"
Roma, 14 mag. (Adnkronos) - Il cambio culturale nella parità di genere in ambiente lavorativo è “una trasformazione che ha bisogno di essere anche un po' forzata. Quindi mettere anche Kpi”, cioè key performance indicator, “può aiutare, ma non basta. Per esempio, sul congedo parentale, siamo stati tra i primi ad averlo, ma non lo prendeva nessuno, nessun papà lo chiedeva. C'era ma non lo usavano. C’era la policy, ma non eravamo pronti culturalmente per accoglierla. Ebbene abbiamo lavorato sulla comunicazione e abbiamo portato dei papà a parlare, attraverso dei video, di che cosa ha rappresentato, all'interno del loro equilibrio familiare, fare questo passo e quanto è stato importante per loro come persone. I comportamenti si cambiano anche nel quotidiano e si cambiano facendo parlare i modelli che hanno funzionato”. Così Valentina Pirrò, Recruiting, Employer Branding, Culture & Inclusion Manager di Vodafone, portando l’esperienza aziendale, questa mattina a Milano, all’evento di presentazione dello studio ‘Donne, lavoro e sfide demografiche. Modelli e strategie a sostegno dell’occupazione femminile e della genitorialità’, di Fondazione Gi Group e Gi Group Holding, realizzato in collaborazione con Valore D.
“Per policy di work-life balance abbiamo una politica di lavoro agile importante - aggiunge Pirrò - Oggi i miei colleghi, io stessa, possiamo scegliere come distribuire i giorni di lavoro in azienda o a casa. Bisogna però dare questo supporto e aiutare poi il genitore che rientra dopo il congedo a sentirsi effettivamente, da subito, di nuovo parte di questo sistema. La ricerca presentata oggi mostra un dato devastante. Il genitore nella fascia del primo anno del figlio che decide di lasciare il lavoro e se lo lascia non ritorna più. Abbiamo provato a fare qualcosa di più con il ‘maternity angel’. Il genitore che va in congedo ha la possibilità, su base volontaria, di avere un collega o una collega con cui mantenere un contatto, anche durante il periodo di assenza, per sentirsi ancora parte di quel contesto che è in rapida evoluzione. Abbiamo poi inserito delle aule di ascolto con psicoterapeuti per il momento del rientro al lavoro dopo che sia un figlio piccolo, che - conclude - è un momento psicologicamente importante e molto delicato”.
- 11:17 - De Vita (Pirelli): "Parità di genere conviene serve cambiamento culturale"
Roma, 14 mag. (Adnkronos) - “La parità di genere conviene a tutti: ai sistemi economici, ai paesi, ai sistemi sociali, alle comunità e poi naturalmente in primis alle donne stesse. Sostegno economico e flessibilità sono due strade a disposizione, ma c’è anche un terzo asse, identificato anche dalla ricerca” presentata oggi, “che è proprio quello della spinta al cambiamento culturale. Le prime due, per quanto non antinomiche, non funzionano se non c'è questa spinta a far sì che i comportamenti e i pensieri reali delle persone cambino”. Lo ha detto Donatella De Vita, Global Head of Engagement and Welfare and Dei di Pirelli, partecipando questa mattina a Milano, all’evento di presentazione dello studio ‘Donne, lavoro e sfide demografiche. Modelli e strategie a sostegno dell’occupazione femminile e della genitorialità’, di Fondazione Gi Group e Gi Group Holding, realizzato in collaborazione con Valore D.
Come grande azienda, “mi piace citare semplicemente tre cose le più recenti - mi riferisco a settimane, mesi fa - che abbiamo fatto in un’azienda industriale molto maschile per tradizione - illustra De Vita - per business, per persone che prevalentemente hanno un grado ingegneristico, tecnico, tecnologico da sempre un po' più appannaggio di una popolazione maschile. Abbiamo iniziato a decidere proprio di lavorare sul tema culturale. La prima” riguarda la mesa a punto di “percorsi di formazione e di counseling, ovviamente per chi lo vuole, dedicata ai neopadri - il focus sulle madri è scontato - Al di là che prendano il congedo parentale, abbiamo iniziato a metterli insieme, a ragionare insieme. Questa cosa è davvero potente perché iniziano a pensare che fra uomini, fra padri, si può parlare anche di altre cose e si può iniziare a fare con i padri un percorso su come accompagnare la propria compagna o il proprio partner nell'avere una genitorialità diversa. Credo che questo sia un piccolo tassellino che probabilmente inizia a far cambiare le cose”.
Inoltre “stiamo ragionando sull’aumentare di molto i giorni di congedo paternità - aggiunge De Vita - ma non tanto il congedo parentale, che noi già integriamo al 100% per 3 mesi, ma solo quello dei padri perché comunque ancora, tradizionalmente, il congedo parentale, è un po' appannaggio delle madri. Come abbiamo visto benissimo nella ricerca, su questo forse le imprese possono essere più audaci rispetto al legislatore italiano che prevede i dieci giorni obbligatori. Non c'è ancora un accordo scritto e firmato, però questo è il secondo pezzo che mettiamo per lavorare sul cambiamento culturale” considerando anche di “renderlo obbligatorio, cioè con una premialità”. La terza cosa “che abbiamo iniziato in mesi, settimane recentissime - conclude - riguarda i corsi di educazione finanziaria per le nostre colleghe. Certamente il tema del portare la finanza nelle donne e non solo le donne in finanza credo sia un altro grande pezzettino di rivoluzione che possiamo fare”.
- 11:16 - Porti, Musolino: "Fiumicino orgoglio nazionale: è il primo in 40 anni in Italia"
(Adnkronos) - Musolino: “Stiamo passando dalle parole ai fatti. Prima dicevamo che volevamo fare un porto, ora lo stiamo facendo. Così metteremo a posto una serie di problemi, tra cui una situazione lungo il canale che non era più sostenibile. E in più sistemiamo definitivamente con la nuova concessione che abbiamo fatto a IP l’approvvigionamento di cherosene e jet fuel per l’Aeroporto di Fiumicino che per l’80% passa via mae. Insomma, un’altra infrastruttura al servizio di una delle più importanti infrastrutture del Paese, cioè il primo scalo aeroportuale d’Italia. Una serie di soddisfazioni multiple anche perché qui parliamo di un porto dragato. E in Italia dragare un porto è più difficile che fare un miracolo. E in questi tre anni siamo riusciti a dragarli sia a Civitavecchia che a Fiumicino. È un momento di grande soddisfazione, davvero. E per questo mi sento di ringraziare tutti i dipendenti e i collaboratori dell’Autorità, senza i quali non saremmo riusciti a centrare questi risultati. A Civitavecchia stiamo facendo oltre 220 milioni di investimenti di PNRR, con l’allungamento dell’ante muraria, poi l’apertura al sud dove nascerà il nuovo porto turistico, senza dimenticare il completamento dei lavori dell’ultimo miglio, i 23 milioni per la “greenizzazione” di tutto il porto tra fotovoltaico e idrogeno. Siamo la prima Hydrogen Valley portuale italiana: una importate serie di interventi in appena 38 mesi. Fonte di grandi soddisfazione, anche personale»
È intervenuto Pino Musolino, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale a margine del via ai lavori del nuovo porto di Fiumicino
- 11:12 - **Consulta: quarto nulla di fatto per elezione giudice di nomina parlamentare**
Roma, 15 mag. (Adnkronos) - Quarto nulla di fatto per l'elezione del giudice costituzionale di nomina parlamentare chiamato a sostituire Silvana Sciarra, cessata dal mandato lo scorso 11 novembre. Presenti 372, le schede bianche sono state 349, le nulle 15, i voti dispersi 8. La maggioranza richiesta per l'elezione era dei tre quinti i componenti l'Assemblea, pari a 363 voti, la stessa che occorrerà anche nei prossimi scrutini.
Appare quindi ancora lontano un accordo tra la maggioranza, che dispone di 355 voti, e la minoranza o parte di essa per arrivare all'individuazione di un candidato in grado di ottenere le preferenze necessarie. Probabile che si attenda la fine dell'anno, quando arriveranno a fine mandato l'attuale presidente della Consulta, Augusto Barbera, e i giudici Franco Modugno e Giulio Prosperetti, tutti e tre di nomina parlamentare. In quel caso le caselle da riempire diventerebbero quattro e a quel punto il centrodestra si troverebbe a giocare una partita che nelle interlocuzioni con le forze di opposizione vedrebbe aumentare i posti a disposizione per ricercare un accordo.