L’attualità, la cronaca, l’economia. Il calcio scommesse, le infiltrazioni criminali nel gioco d’azzardo, il terrorismo, le storie intorno al Monte dei Paschi. E ancora i libri, saggi e romanzi, gialli e noir. La vita professionale di Gianluca Ferraris, morto oggi a 45 anni, sembrava non finire mai, non avere alcun confine, dalle collaborazioni con Economy a quelle con Chi, passando per Quarto Grado, il programma di cronaca nera e giudiziaria di Rete 4. Ferraris era nato a Genova il 29 novembre del 1976. Aveva iniziato a scrivere per Panorama a 25 anni, nel 2001. Dopo la laurea in Scienze politiche si era trasferito a Milano. La collaborazione più lunga è stata con Panorama. Nel 2010 con l’inchiesta di copertina Ladri di speranza, condotta con Ilaria Molinari, ha raccontato il mondo delle “cliniche della guarigione” che promettono cure costose, ma fasulle, a pazienti vulnerabili che soffrono di patologie croniche. Un lavoro che è valso il premio giornalistico europeo sulla salute e i diritti del malato, assegnato dalla Commissione europea.

Ferraris, che attualmente lavorava come vicecaposervizio a Donna Moderna, ha pubblicato 5 romanzi e 3 saggi. Di questi ultimi il più apprezzato è stato Pallone Criminale (edito da Ponte alle Grazie), scritto con Simone Di Meo. Dal 2014 ha cominciato a pubblicare solo romanzi: innanzitutto quelli del ciclo di Gabriele Sarfatti – un giornalista tossicodipendente e maldestro – pubblicati dalla collana Calibro9 di Novecento Editore. Nel 2021, con Perdenti, ha dato vita per l’editore Piemme a un nuovo ciclo di romanzi noir che hanno per protagonista l’avvocato milanese Lorenzo Ligas. Di recente è stato anche autore dei podcast Pallone criminale (2019) e Mostri – I più feroci serial killer italiani (2020), distribuiti da Storytel. Lascia la moglie Laura Cappon, anche lei giornalista, inviata e autrice di Mezz’ora in più, il programma di Rai3.

L’annuncio della scomparsa di Ferraris è stato dato sui social dallo scrittore e giornalista Paolo Roversi, firma del Corriere della Sera: “Oggi è davvero un giorno triste perché è mancato un caro amico, grande scrittore ed eccellente giornalista. Ciao Gianluca Ferraris ci mancherai moltissimo. Rip”.

A ricordare Ferraris anche Giorgio Mulè, oggi deputato e sottosegretario alla Difesa, e storico direttore di Panorama. “Quando stamattina Ilaria Molinari mi ha chiamato per comunicarmi la morte di Gianluca Ferraris – racconta – mi è parso di rivederla nel mio ufficio alla fine del 2009. All’epoca ero direttore del settimanale Panorama e Ilaria insieme con Gianluca mi propose un’inchiesta sulle cellule staminali e sul mercato ignobile che c’era intorno a questa vicenda. Si trattava di un’inchiesta sulle ‘cliniche della guarigione’: in realtà erano cure fasulle che illudevano i pazienti, spesso malati terminali, rubandogli i soldi”. Per Mulè, “il ricordo di Gianluca, cronista appassionato e rigoroso”, è legato a questa e alle altre battaglie di trincea: dalle inchieste sul calcio sporco a quelle sul mondo dell’azzardo e fino al terrorismo. “Con Gianluca se ne va troppo presto un cronista di razza dai modi gentili e garbati. Bastava sentirlo parlare: sempre con un timbro misurato e rispettoso di qualsiasi interlocutore. Lo piango insieme ai familiari, agli amici e ai colleghi che in questo breve periodo della sua vita gli sono stati vicini”.

A Laura Cappon, che ha collaborato a lungo con ilfattoquotidiano.it, l’abbraccio commosso della redazione e della direzione del giornale.

Nell’immagine in alto: un primo piano di Ferraris e la copertina del suo ultimo libro, Perdenti.

Articolo Precedente

Vendita Espresso, pochi ne parlano: questo la dice lunga sullo stato dell’informazione

next
Articolo Successivo

Vendita L’Espresso, i giornalisti: “Dall’editore disinformazione lesiva dell’immagine della testata e della nostra professionalità”

next