Cosa significa oggi, 30 anni dopo Tangentopoli, definire come la corruzione si sia modificata e abbia modificato il proprio impatto sul tessuto economico e sociale? Quali sono gli elementi di continuità e quali le innovazioni frutto anche del tempo che stiamo vivendo, che questo fenomeno ha saputo agire? Come la politica ha deciso di utilizzare il tema della corruzione? Qual è stato il ruolo dei mezzi di comunicazione di massa? Ne parla il convegno “Tangentopoli, 30 anni dopo. Il ruolo della ricerca per comprendere l’evoluzione del sistema corruttivo”, organizzato dall’Università di Pisa in collaborazione con l’università di Roma (Sapienza) di Milano (Cattolica del Sacro Cuore), di Perugia, di Torino, di Napoli (Federico II), di Palermo e con l’associazione Libera.

Si inizia con Alberto Vannucci, con l’introduzione dal titolo “Mani Pulite trent’anni dopo. La corruzione sistemica ieri e oggi”, poi si prosegue con una Tavola Rotonda, dal titolo “Le voci dei protagonisti dell’epoca: come rileggere il percorso fatto e il rinnovamento del sistema corruttivo”, nella quale interverranno Luigi Ciotti, Nando dalla Chiesa, Piercamillo Davigo e Gian Antonio Stella.

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