Auschwitz, con i suoi lugubri reticolati, le ciminiere e le camere a gas, è diventato il simbolo dell’orrore nazista, del male assoluto. Ma è, e deve essere, la testimonianza costante di quali misfatti sia capace l’uomo quando si abbandona, tradendo la sua stessa umanità, a sentimenti, parole e ideologie di odio e di morte”. Lo ha scritto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio inviato per la celebrazione ufficiale del Giorno della Memoria, che quest’anno si sta svolgendo al ministero dell’Istruzione, sono state premiate le scuole vincitrici del concorso “I giovani ricordano la Shoah”, promosso annualmente dal ministero dell’Istruzione, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con la collaborazione dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (Ucei). A ricevere il premio dalle mani del ministro all’istruzione Patrizio Bianchi sono stati due studenti della scuola di via Copernico di Pomezia. “Nel Giorno della Memoria”, ha proseguito il Capo dello Stato, “che ricorda le vittime dei campi di sterminio nazisti e il folle e criminale progetto di genocidio degli ebrei d’Europa, voglio far giungere a tutti i partecipanti alla cerimonia ufficiale agli studenti, ai telespettatori la mia vicinanza e il mio sostegno”.

E continua: “Quando le truppe russe entrarono nel campo di Auschwitz, la più imponente e sciagurata macchina di morte mai costruita nella storia dell’umanità , si spalancarono di fronte ai loro occhi le porte dell’Inferno. Nel cuore dell’Europa si era aperta una voragine che aveva inghiottito secoli di civiltà, di diritti, di conquiste, di cultura. Una delirante ideologia basata su grottesche teorie di superiorità razziale aveva cancellato, in poco tempo, i valori antichi di solidarietà, convivenza, tolleranza e perfino i più basilari sentimenti umani: quelli della pietà e della compassione. La storia aveva subito, in meno di un ventennio, un tragico stravolgimento, tornando a concezioni e pratiche barbare e crudeli, che si pensava fossero retaggio di un passato ormai remoto. Guerra, stermini, eccidi ne furono le tragiche ma inesorabili conseguenze”. Chiude, ricordando: “La conoscenza, l’informazione e l’educazione rivestono un ruolo fondamentale nel promuovere una società giusta e solidale. E, come recenti episodi di cronaca attestano, mai deve essere abbassata la guardia”.

Il presidente della Camera Roberto Fico ha sottolineato il ruolo della “Memoria, come monito per l’umanità a tenere sempre alta l’attenzione contro l’intolleranza, l’indifferenza e l’oblio che, ancora oggi, rischiano di alimentare nuovi orrori e nuove atrocità” e ha ricordato il fatto di Campiglia Marittima (nel Livornese), dove un ragazzino di 12 anni è stato aggredito con calci e sputi per da due 15enni. Il motivo: era ebreo. “Quanto accaduto nei giorni scorsi a Campiglia Marittima, dove un ragazzino è stato aggredito da due coetanee e preso di mira con insulti antisemiti, è di una gravità inaudita. Un episodio che va stigmatizzato con fermezza e che sprona tutti noi a farci, ogni giorno, promotori della cultura del rispetto”. Elisabetta Casellati, presidente del Senato, ha ribadito che “Il Giorno della Memoria è l’occasione per rinnovare con forza il comune impegno a combattere l’indifferenza, che, come ci ricorda Liliana Segre, è stato il vero complice dei misfatti della Shoah”. Anche il presidente del Consiglio Mario Draghi si è espresso sul tema: “Oggi ricordiamo l’orrore dell’antisemitismo e rinnoviamo il nostro impegno collettivo a contrastare ogni tentativo di cancellare la memoria. Ricordare è impegno per il presente, fondazione per il futuro”. E il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi: “Il diritto inviolabile dell’uomo si accompagna sempre con il dovere inderogabile della solidarietà, sociale, politica ed economica. La solidarietà non è un accessorio da tirare fuori nel giorno di festa. La solidarietà è il cemento della nostra democrazia”.

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