- 19:53 - Governo: Meloni, 'non temo fibrillazioni post urne, maggioranza compatta'
Roma, 14 mag. (Adnkronos) - Fibrillazioni nel governo dopo l'appuntamento delle europee? "Il problema semmai si pone più prima delle elezioni, perché è una campagna elettorale a preferenze ed è normale e ragionevole che ciascun partito voglia segnalare le sue specificità. E' sicuramente una campagna divisiva, anche se non mi preoccupa". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un'intervista a Milano con Maurizio Belpietro per il 'Giorno de La Verità'.
"Non ho motivo credere che dopo la campagna elettorale ci possano essere fibrillazioni - si è detta convinta la premier -, credo si possano superare brillantemente queste elezioni, e spero che possano crescere tutti i partiti di maggioranza. Questo ci aiuterebbe molto a continuare a fare il nostro lavoro sapendo che abbiamo un mandato chiaro da parte dei cittadini, che fa sempre la differenza".
"Quelle poche volte che leggo i quotidiani, ci sono ricostruzioni per cui ogni giorno ci insultiamo, ci stracciamo le vesti, ogni tanto frusto qualche ministro, e noi ci scherziamo su. La realtà è molto diversa e credo che la compattezza di una maggioranza si lega alla velocità con cui riesce a lavorare: noi in un anno e mezzo abbiamo fatto tantissimi provvedimenti, non si perde tempo, è abbastanza facile arrivare a sintesi. Poi le sfumature diverse dei partiti di centrodestra sono un valore aggiunto, non bisogna disperderle. Non sono preoccupata, né prima per la campagna elettorale, men che meno dopo", ha assicurato Meloni.
- 19:49 - Imprese, Grant Thornton: "Cambio generazionale, solo il 15% arriva a terza generazione"
Roma, 14 mag. (Adnkronos) - "Il cambio generazionale per come è strutturato il sistema imprenditoriale italiano rappresenta un vero problema. Infatti, l’85% delle imprese sono medio-piccole, e il 57% dei lavoratori si trova in imprese molto piccole, da uno a diciannove lavoratori. Ma la questione più delicata, che richiede molta attenzione e si dovrebbe affrontare per tempo, è che un quarto delle imprese familiari fa capo a leader che superano i 70 anni. I risultati ci mostrano che in Italia il 25% delle imprese sopravvive alla seconda generazione e solo il 15% alla terza generazione. Le medie imprese, che sono la spina dorsale della nostra economia, avrebbero bisogno di aiuti". Ad affermarlo in una nota è Roberto Hugo Tentori, Presidente di Grant Thornton Consultants, ha commentato nel corso del 56° evento Industria Felix - organizzato da Industria Felix Magazine in collaborazione con Cerved – che si è svolto oggi a Roma all’Università Luiss Guido Carli.
Sul rinnovo generazionale, prosegue Tentori, "il mio consiglio è di farsi consigliare. Perché spesso l’aspetto affettivo rende difficile fare delle scelte sulle persone terze. Questo aspetto andrebbe messo da parte per far sì che si vada ad individuare un manager in grado di guidare e di accrescere l’attrattività dell’azienda. Nei prossimi anni ci sarà un cambio generazionale spaventosamente veloce e non so se saremo pronti, se lo Stato può fare poco molto invece possono fare gli imprenditori".
"Per quanto riguarda i costi aziendali legati all’aumento dei prezzi dell’energia, altro tema spinoso per le aziende e oggi purtroppo molto attuale - ha concluso Tentori – i fondi del Pnrr hanno aiutato molto. Si prevede che nel 2030 il 40% dell’energia sarà green, il che però non ci mette in sicurezza energetica perché è una quota ancora contenuta. L’unica soluzione possibile per il nostro Paese è il nucleare di ultima generazione, non abbiamo fonti energetiche alternative. Dato che la nostra energia è tra le più care in Europa, siamo al quinto posto, dopo Germania, Belgio, Danimarca e Irlanda, la nostra media impresa si trova a fare i conti con i prezzi elevati perché ad oggi non credo esistano agevolazioni che permettano loro di mitigare tali costi. Occorrono quindi a livello sistemico delle scelte e delle soluzioni sostenibili e globali".
- 19:49 - Riforme: Meloni, 'premierato riguarda futuro, non tocca né me né Mattarella'
Roma, 14 mag. (Adnkronos) - Il referendum sul premierato, se non si dovesse arrivare "a una convergenza" in cui confida, "non è un referendum su di me, in teoria non mi riguarda, se passasse" la riforma "entrerebbe in vigore la prossima legislatura, di qui ad allora a Roma si dice' beato chi c'ha un occhio'...". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un'intervista a Milano con Maurizio Belpietro per il 'Giorno de La Verità'.
Dunque "non è un referendum sul presente, vedo sempre tirare per la giacchetta il presidente della Repubblica, ma nel 2028 saremo anche verso la fine del mandato di Sergio Mattarella, è una riforma che guarda al futuro".
Mentre, secondo Meloni, "si sta cercando di personalizzare lo scontro sul referendum, sperando in un revival delle dimissioni di Renzi" ma quella costituzionale è invece "una riforma necessaria. È la madre di tutte le riforme, sulla quale spero che si possano costruire delle convergenze che, se non dovessero arrivare, devo chiedere ai cittadini cosa ne pensano".
- 19:47 - Mo: civile ucciso in attacco nel nord d'Israele
Tel Aviv, 14 mag. (Adnkronos) - Un cittadino israeliano è stato ucciso a causa di un missile anticarro che ha colpito il Kibbutz Adamit, una comunità israeliana situata nella Galilea occidentale. Lo riporta Ynet News.
In precedenza, in un altro attacco, cinque soldati dell'Idf erano rimasti feriti ed portati in ospedale.
- 19:44 - Europee: Meloni, 'campagna Fdi su Scurati? Non è offensiva, vedo 2 pesi e 2 misure'
Roma, 14 mag. (Adnkronos) - Le card social dei giovani di FdI che in vista delle Europee coinvolgono personaggi come Antonio Scurati "non le trovo offensive, ma penso che si usino due pesi e due misure: da una parte ci sono insulti pesantissimi, vignette molto insultanti, particolarmente sulla sottoscritta", mentre "il dibattito è libero per tutti. Dire che qualcuno ci rimane male se io vado bene alle elezioni, non toglie niente a nessuno". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un'intervista a Milano con Maurizio Belpietro per il 'Giorno de La Verità', spiegando che si tratta di "campagne di comunicazione dei ragazzi Atreju, che si sa sono abbastanza irriverenti".
- 19:39 - Gb: svelato il primo ritratto ufficiale di re Carlo dopo l'incoronazione
Londra, 14 mag. (Adnkronos) - Il primo ritratto ufficiale di re Carlo III dopo la sua incoronazione è stato svelato a Buckingham Palace. Un grande olio su tela (circa 244 x 200 cm) mostra il sovrano con l'uniforme delle guardie gallesi. L'opera, nella quale il colore predominante è il rosso, è a firma dell'artista Jonathan Yeo, che ha già ritratto Tony Blair, sir David Attenborough e Malala Yousafzai.
Secondo la Bbc, la regina Camilla è rimasta molto soddisfatta del dipinto, in cui il sovrano è raffigurato con la spada in mano e con una farfalla che vola vicino alla sua spalla.
- 19:38 - Covid: Meloni, 'io additata come no-vax, spero commissione inchiesta faccia luce'
Roma, 14 mag. (Adnkronos) - Durante la pandemia "io sono stata messa alla berlina, additata come no vax, per aver chiesto evidenze scientifiche che giustificavano vaccinazioni di massa nei bambini molto piccoli. Ginevra aveva 5 anni e non la vaccinai", anche se ha "tutti i vaccini tradizionali". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un'intervista a Milano con Maurizio Belpietro per il 'Giorno de La Verità'.
"La differenza tra Dio e la scienza è che Dio non ti deve dare risposte ma la scienza sì", ma per Meloni durante la pandemia la scienza "è stata trattata alla stregua della religione: ti devi fidare non ti devi chiedere perché". Eppure, rimarca, "c'erano casi in cui le evidenze erano molto deboli" e "lì c'è stato un bel pezzo serio di censura, a qualcuno veniva impedito di parlare in televisione, l'ho trovato molto irragionevole".
Quanto alla commissione d'inchiesta sul Covid, "la considero cosa buona e utile, è arrivata anche grazie a chi non si è spaventato come i giornalisti de La Verità, e spero possa fare il suo lavoro per arrivare al fondo di quanto è accaduto. Ci sono molte resistenze, la commissione non è nata perché alcuni partiti dell'opposizione non indicano i commissari per non farla partire. Secondo me sbagliano, confido che alla fine partirà, e che potrà serenamente capire cosa non ha funzionato, anche per evitare che in futuro si ripetano questi errori".