L’Emilia-Romagna è la prima Regione italiana a prevedere il medico di base anche per i cittadini che sono senza dimora. La giunta, il 29 dicembre scorso, ha dato il via libera definitivo al provvedimento, secondo cui i cittadini e le cittadine italiane senza dimora, non residenti in Paesi diversi dall’Italia e privi di qualsiasi assistenza sanitaria potranno iscriversi all’anagrafe sanitaria per la scelta del medico di medicina generale e avere garantiti – come tutti – i cosiddetti Lea, i “livelli essenziali di assistenza”.

“Un diritto fondamentale, quello alla salute, che non può essere negato a nessuno e che un’istituzione ha il dovere di garantire a tutti”, hanno dichiarato la vicepresidente con delega al Welfare, Elly Schlein, e l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini. “Questa è la sanità pubblica e universalistica che vogliamo e per cui ogni giorno lavoriamo, insieme ai territori. Una sanità che garantisca assistenza e cure a tutti i suoi cittadini e cittadine, senza alcun tipo di distinzione”.

La scelta del medico di medicina generale è a tempo determinato e ha validità annuale, a condizione che permanga la presenza del cittadino sul territorio regionale. Viene attestata attraverso il rilascio del promemoria di iscrizione del Servizio sanitario regionale da parte dell’anagrafe sanitaria. Per ottenerlo, la persona senza dimora dovrà recarsi all’anagrafe sanitaria con un modulo rilasciato dai Servizi sociali del Comune che attesti di essere in possesso dei requisiti richiesti, portando con sé il proprio documento di identità e/o il Codice fiscale e/o l’estratto dell’atto di nascita. Saranno i Servizi sociali dei Comuni a prendere in carico i cittadini aventi diritto e a seguirli negli adempimenti necessari per l’iscrizione e la scelta del medico.

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