Dopo aver ritardato “l’avvio della procedura di licenziamento collettivo fino alla fine di novembre”, ora “siamo costretti a iniziare la procedura legale alla fine di questo mese”. Così Gkn Driveline Firenze in una lettera ai dipendenti della fabbrica di Campi Bisenzio, datata 26 novembre. Lo scorso settembre il Tribunale del Lavoro di Firenze aveva bloccato la procedura poiché avvenuta in violazione dello Statuto dei lavoratori. La multinazionale, controllata dal fondo britannico Melrose, non demorde. “Continueremo diligentemente la discussione con il sindacato e le istituzioni – sottolinea Gkn – per trovare un’intesa che possa effettivamente portare avanti il progetto di reindustrializzazione”. “Arrivata la raccomandata. Gkn si prepara a riaprire la procedura di licenziamento”, scrive su Facebook il Collettivo di Fabbrica dello stabilimento. La vicenda è di recente finita anche al centro del caso del premio attribuito dalla rivista Tax&Legal all’avvocato Francesco Rotondi con la motivazione di aver condotto la procedura di licenziamento di 340 persone.

L’azienda ha citato nella lettera l’esistenza di non meglio precisate “manifestazioni di interesse da parte di investitori esterni, interessati a rilevare il sito produttivo e realizzare i loro progetti imprenditoriali, volti a perseguire diverse opportunità in settori di recente affermazione, affini al mondo automotive e per i quali il futuro è più promettente. Il piano di reindustrializzazione potrebbe potenzialmente garantire il mantenimento di nuove produzioni industriali nella zona e salvaguardare le opportunità di lavoro. Questo processo necessita di tempi rapidi e di un contesto di adeguata serenità sindacale e sociale”.

Secondo Gkn “purtroppo, nonostante le nostre diverse sollecitazioni, non siamo ancora al punto in cui speravamo di essere in merito ai progressi verso la partenza dell’iter di reindustrializzazione, ma possiamo assicurarvi che faremo di tutto affinché questi progressi accadano per la salvaguardia dell’occupazione di tutti i nostri dipendenti”. A conclusione della lettera, l’azienda scrive che “abbiamo manifestato in più occasioni al sindacato, che a breve sarà nostro esclusivo interlocutore nell’ambito delle regole della procedura, che è nostra intenzione portare avanti il processo di industrializzazione, e crediamo sia ora la nostra migliore soluzione per minimizzare l’impatto sociale della decisione di chiudere l’impianto. Focalizzati su questo obiettivo, Vi garantiamo il nostro immutato impegno e apertura al dialogo”.

La vice ministra allo Sviluppo Economico Alessandra Todde, ha detto di essere è pronta a riconvocare in tempi brevi al Mise il tavolo con tutte le parti coinvolte in modo da riprendere in sede istituzionale la discussione tra azienda, governo e organizzazioni sindacali. “Siamo a fianco dei lavoratori Gkn che oggi hanno ricevuto una nuova lettera. Eppure è stato nominato da poco l’advisor che si deve occupare della reindustrializzazione, sulla quale al momento non abbiamo novità”. Lo hanno detto il sindaco di Firenze e della città metropolitana Dario Nardella e il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi che hanno ricevuto oggi a Palazzo Vecchio una delegazione di dipendenti della Gkn.

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